Catello Maresca noto Magistrato napoletano è intervenuto ai microfoni di Club Napoli All News, in onda tutti i giorni su Teleclub Italia, canale 98 del digitale terrestre.
Il direttore Francesco Molaro chiede subito al Magistrato Catello Maresca, la spiegazione della sentenza di Juventus – Napoli:
Appena l’ho letta sono stato colpito dal fatto che ci fossero dei principi tecnici buttati un po’ a caso. Diciamo che sembravano messi lì così, presi un po’ dal diritto penale un po’ dal diritto civile. La prima impressione che ho avuto è che sicuramente non si tratta di una sentenza giuridica. Non è una decisione basata su principi di diritto, questo lo possiamo ritenere un dato scontato. Ognuno si fa la sua idea, se è politica, non è politica oppure è a difesa di un ordinamento. Quello che vorrei chiarire, perché poi forse non è chiaro a tutti , qui parliamo di Giustizia sportiva e di Giudici sportivi per questo ci tengo a precisare che quelli che decidono non sono Magistrati ,cioè non si tratta di Giudici di professione. Fino ad una ventina d’anni fa i giudici ordinari potevano anche essere chiamati a fare i Giudici sportivi, ma prima il CSM intervenne e poi una legge ordinaria che oggi ancora lo impedisce. Si tratta di altre categorie di professionisti che non hanno lo stesso habitus mentale che può avere un Giudice di professione il quale applica i principi di diritto, diritto penale o diritto civile e perciò io, come tanti altri colleghi abbiamo difficoltà poi a comprendere il percorso diciamo logico e tecnico giuridico che viene eseguito.
Sandulli quasi ci mette una postilla chiamando il Coni in causa, volendo quasi scoraggiare il Napoli a fare ricorso.
Sì in realtà non credo nemmeno Sandulli perché poi come come tutte le sentenze esiste un Giudice relatore che è uno dei componenti del collegio, però Sandulli è il presidente e si assume la responsabilità. Non riesco poi a capire questa violenza verbale nei confronti del Napoli. L’unica cosa che non viene menzionata è la frode sportiva. Si va addirittura ad accusare i dirigenti del Napoli in collaborazione dolosa con quelli dell’ASL di un reato gravissimo, cioè la frode sportiva. E quindi se questo fosse, perché io ritengo anche che legittimamente i giudici possono aver aver dato questo tipo di lettura però non la scrivono nella sentenza , anche perché loro non sono competenti rispetto a questa valutazione. Devono trasmettere all’autorità competente che sarebbe la Procura della Repubblica credo di Napoli o addirittura di Roma ,alla magistratura inquirente e ordinaria. Anche qui ovviamente c’è una stranezza perché se tu costruisci tutta la motivazione dicendo che i dirigenti del Napoli e dirigenti dell’ASL si sono messi d’accordo per frodare la FIGC e l’organizzazione del campionato di calcio in Italia, ha ragione, mancherebbe il movente. Il Napoli voleva solo posticipare la partita tra l’altro in un momento in cui il Napoli stava bene e la Juve stava condizione non non particolarmente esaltanti. Se ti convinci di questo devi fare una cosa, cioè interrompere lo sviluppo delle argomentazioni, invece loro le hanno diffusamente affrontato e trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica . Questo è stato fatto e anche per la corrispondente poi valutazione alla Procura Federale perché altro che un punto di penalizzazione e la partita persa a tavolino un illecito sportivo di tal fatta comporterebbe addirittura probabilmente la retrocessione del Napoli in serie B. Questo è il dato che fai trapelare, anche in maniera subdola la relizzazione di un comportamento ben più grave e poi non sei conseguenziale. Questo poi lascia ancora di più l’amaro in bocca e un’ombra di sospetto che che aleggiasulla scelta di percorrere questa strada motivazionale,ce ne sarebbero tante altre, ora c’è il TAR.
Il Tar cosa può fare, può cambiare la valutazione essendro un tribunale amministrativo?
Io sono d’accordo con voi e lo disse anche all’indomani la sentenza di primo grado, questa non è una questione che si risolve in ambito sportivo. Temo che la strada obbligata, ammesso che Napoli la voglia percorrere perché addirittura sarebbe ulteriormente rischiosa per il Napoli. Violando la clausola compromissoria ci potrebbero essere ulteriori punti di penalità. Il ricorso al TAR ha un altro grande punto interrogativo che peraltro è stato se pur incidentalmente stabilito dalla Corte Costituzionale non più tardi di qualche mese fa con la sentenza 260 del 2019 se la memoria non mi inganna. Il principio stabilito dalla Corte Costituzionale è questo, tu puoi ricorrere al giudice amministrativo , in questo caso è autorità con competenza esclusiva sulle decisioni di ultima istanza della giustizia sportiva ma solo per ottenere il risarcimento del danno. Quindi paradossalmente il Napoli potrebbe trovarsi nella posizione di veder riconosciute le sue ragioni ma la partita non si disputerà mai e il punto di penalizzazione non gli verrà mai tolto. Ci sarebbe solo un contentino economico per ricompensarlo dell’errore commesso dalla dalla giustizia sportiva.
Catello Maresca nei panni del Presidente del Napoli, cosa farebbe?
Non vorrei essere nei suoi panni, certo ora una posizione conciliativa forse davanti all arbitrato del CONI si potrebbe raggiungere. Il Napoli è assistito da bravi professionisti e sicuramente sceglierà la strada migliore. Il dato è che purtroppo questa via che lei suggerisce (di recuperare almeno il punto di penalizzazione) ci lascerebbe sempre però il dubbio sulla legittimità o meno del comportamento della Giustizia sportiva. Mi consenta anche alla luce delle pesanti motivazioni di questa sentenza d’appello, io preferirei da tifoso e da napoletano un ristoro anche solo morale. Perché poi questa sentenza lancia del fango peraltro ingiustificato sia sulla classe dirigente sportiva napoletana che su una classe sanitaria come medici e altro personale che in questo momento dovremmo solo gratificare per quello che stanno facendo e non attaccarli per sciocchezze.
Cosa ne pensa di Gattuso?
Quando giocavo a pallone in maniera ovviamente assolutamente amatoriale mi dicevano che somigliavo a Gattuso. Come potrei quindi non apprezzare l’allenatore azzurro, ma prima ancora l’uomo Gattuso. E’ una persona di alto profilo anche umano che faraà sicuramente bene al Napoli.
Annalisa Romano