Il mondo del calcio piange il suo Dio: buon viaggio Maradona
Nel pomeriggio di ieri Diego Armando Maradona, el Pibe de Oro, è venuto a mancare inseguito a un arresto respiratorio lasciando il mondo intero senza parole e con un immenso dolore. Molti non ci credevano, pensavano che era una fake news ma è tutto vero, il Dio del calcio ci ha lasciato.
Maradona circa due settimana fa era stato dimesso dalla clinica dopo un operazione delicata al cervello pochi giorni dopo il suo compleanno. Tante, tantissime la parole d’affetto e gli stati condivisi da tutti i giocatori, le squadre e le persone del mondo dello spettacolo sui principali social come Facebook e Instagram.
La Società sportiva Calcio Napoli ha cambiato subito il suo logo su tutti i profili cambiando il classico stemma azzurro con il colore nero in segno di lutto. Il rapporto tra Maradona e la città partenopea andava oltre l’amore stesso. Tutti i napoletani alla notizia della dipartita del loro idolo, hanno reagito come se fosse morto un parente stretto perchè l’attaccante argentino è stato un Dio che ha permesso al Napoli di vincere due scudetti e trofei come la Coppa Italia e la Coppa UEFA. Il Napoli ha chiesto subito di far cambiare il nome dello stadio San Paolo in “Diego Armando Maradona” per rendergli onore.
Maradona ha vinto con la sua Argentina il Mondiale del 1986 in Messico realizzando cosi il suo sogno che aveva da bambino. “Ho due sogni: il primo è giocare un Mondiale, il secondo è vincerlo” queste sono le parole di Diego in una intervista del 1978 quando, ancora bambino, giocava per strada con gli amici del barrio di Buenos Aires.
Diego non è morto ma è diventato leggenda, una leggenda che vivrà per sempre.
Andrea Vitiello