Nel giorno più difficile di tutti, il Napoli vince in casa 2-0 contro il Rijeka. Per rendere onore a Maradona, gli azzurri entrano in campo con la maglia numero 10. Nel maxischermo l’immagine impressa del Pibe de Oro. Poi il minuto di silenzio per ricordare il più grande di sempre.
Mini turnover di Gattuso, che schiera Meret tra i pali, Maksimovic e Koulibaly al centro della difesa. Ghoulam torna titolare dopo più di un anno. Dall’altro lato Di Lorenzo. Demme e Bakayoko centrali, con Zielinski dietro la punta. Politano ed Elmas esterni. Petagna centravanti.
Non brillano gli azzurri nel primo tempo. Anzi è la squadra croata ad essere pericolosa, col portiere del Napoli costretto a rimediare a qualche errore di troppo dei suoi compagni. Tanti passaggi imprecisi e pochi cross. Petagna è costretto a giocare spalle alla porta. Poi il guizzo di Zielinski che filtra per Ghoulam. L’algerino crossa e Politano insacca. Un traversone, un gol.
Nei secondi 45 minuti è il Napoli a fare la partita. Anche se con un Koulibaly disattento ed un Bakayoko sottotono, gli uomini di Gattuso sfruttano le vie laterali del campo. Ed è da lì, infatti, che nascono le occasioni più ghiotte. Con l’ingresso di Insigne, Mertens e Lozano, poi, è dominio degli uomini di casa. Al 74’, il capitano azzurro s’inventa un passaggio lungo che parte da dietro la linea di centrocampo e arriva ai piedi di Lozano. Il messicano sceglie l’angolo giusto: 2-0.
Vittoria importante ai fini della Coppa e del morale, che porta gli azzurri primi in classifica. AZ e Real Sociedad pareggiano e sono ora a due punti di distanza. Vittoria fondamentale in quello che, si spera, diventerà lo Stadio Diego Armando Maradona.
Salvatore Esposito