E’ stata pubblicata stamane sul sito del Comune di Napoli una manifestazione di interesse, promossa dall’Assessorato alla Cultura e dall’Assessorato allo Sport, attraverso la quale l’amministrazione intende raccogliere le proposte progettuali per la realizzazione di una scultura in memoria di Diego Armando Maradona da posizionare nei pressi dello stadio che da qualche giorno porta il nome del pibe de oro.
La manifestazione di interesse, che sul sito si troverà sia in italiano che in inglese perché l’ambizione è quella di coinvolgere artisti provenienti da tutto il mondo, resterà on line per quarantacinque giorni. I progetti saranno poi valutati da una commissione, costituita dai due Assessorati, composta da autorevoli esponenti cittadini del settore dell’arte e della cultura e da rappresentanti del mondo dello sport e delle tifoserie.
L’opera sarà finanziata con un crowdfunding, attraverso un conto corrente messo a disposizione dell’Amministrazione comunale, sul quale ognuno potrà versare la propria quota, in modo tale che una volta realizzata la statua appartenga per sempre al popolo napoletano. Ecco il link
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/41815
“Diego ci ha permesso di toccare il cielo, ci ha regalato sogni indimenticabili restituendo alla nostra città la dignità e l’orgoglio che per troppi anni ci erano stati sottratti. Eppure, il suo sguardo è rimasto sempre rivolto verso il basso, verso i più fragili, verso tutti i subalterni di questo mondo pieno di ingiustizie. Per questa ragione abbiamo voluto che l’opera d’arte con cui la città lo celebrerà proprio a pochi passi dal tempio delle sue prodezze, fosse scelta attraverso una modalità quanto più democratica e partecipata possibile, coinvolgendo la città, autorevoli esponenti del mondo della cultura e dello sport, ma anche chi lo ha amato ed accompagnato durante gli anni napoletani e chi oggi continua a tenere alta la bandiera di un sogno collettivo. ” E’ la dichiarazione del Sindaco de Magistris e degli Assessori De Majo e Borriello.
Diego Marino