Nella 16° di Serie A, il Napoli esce sconfitto per 1-2 contro lo Spezia, terzultima in classifica prima di questa giornata.
Nelle interviste post-partita, Vincenzo Italiano afferma che la sua squadra guadagna tre punti nella peggior gara della stagione, mentre Gennaro Gattuso dice che non ha nulla da rimproverarsi, poiché gli azzurri hanno sprecato decine di palle gol.
Potremmo concludere qui il discorso, poiché le dichiarazioni dei due tecnici aderiscono ad un unico punto. Eppure non basta, perché se una squadra tira 27 volte (VENTISETTE) e non porta a casa nemmeno un pareggio, vuol dire che l’ingranaggio è difettato.
Nei primi 10 minuti, il Napoli tira 14 volte, stabilendo tra le altre cose un nuovo record in Italia. Mai nessuno aveva fatto meglio. Insigne, nel solo primo tempo, calcia 8 volte. Record anche questo. Il pallone, però, non entra mai.
Bisogna attendere il 58esimo, quando Petagna, subentrato a Politano, sblocca il risultato. In 5 minuti di gara, il centravanti numero 37 ha avuto più di un’occasione, sprecate però per la poca cattiveria sotto porta. C’è sempre un tocco in più, perché l’ex Spal cerca spazio tra i difensori e mai il tiro sporco.
Al 68’, dopo un fallo in area di Fabian Ruiz nei danni di Pobega, l’arbitro concede un rigore generoso allo Spezia: Nzola lo trasforma in gol e cambia il risultato della partita. 9 minuti dopo Ismajli è espulso per doppia ammonizione: anche in questo caso il provvedimento di Mariani è stato eccessivo.
Poteva essere un finale di partita in discesa per il Napoli, ma all’82 succede l’inaspettato. Dalla difesa spezzina parte un cross per Nzola che, con un contrasto aereo con Maksimovic, serve Gyasi: tocco e via, col francese che tira e colpisce il palo. La palla resta ferma sulla linea. Di Lorenzo è lento a sterzare, mentre Mario Rui guarda lo spettacolo a due passi senza catapultarsi sul pallone.
La partita si conclude per 1-2. Cosa c’è da rimproverare? Chi è sul banco degli imputati?
Sicuramente la scelta di Gennaro Gattuso di schierare titolare tutti gli esterni d’attacco fa storcere il naso a qualcuno. Lozano parte prima punta, con Insigne e Politano sulle fasce. Petagna scalpita. Al di là dei tantissimi tiri nello specchio, il Napoli non ha alternative in panchina. L’innesto a partita in corso di uno tra Lozano e Politano avrebbe portato ad un’ulteriore marcia in più in fase offensiva. I due calciatori, veloci, agili e con un ottimo dribbling, avrebbero spaccato la difesa ligure.
Con un Fabian sottotono, forse non bisognava sostituire Zielinski. Al minuto 76, infatti, il polacco fa spazio a Lobotka che, come da mesi ormai, non incide in campo. Il genio di una giocata di Piotr è sicuramente più probabile che nasca rispetto a ciò che può dare di positivo lo spagnolo.
Dito puntato anche su Maksimovic: il serbo non ha colpe sui gol. Certamente la sua prestazione è da 4 in pagella, ma l’1-2 dello Spezia è colpa di una lettura sbagliata dei due terzini. Rrahmani è pronto? Qui lo si aspetta da tanto tempo.
Infine, le parole di Giuntoli sono da condannare. Il DS non interverrà sul mercato, se non per vendere qualche calciatore azzurro. Il Napoli fa fatica a centrocampo e sulle fasce difensive. Sono anni che si punta su Rui e Ghoulam, e nessuno dei due assicura prestazioni sufficienti. Serve assolutamente un innesto!
Salvatore Esposito