Non si poteva fallire e alla fine vittoria è stata. Il convalescente Napoli, che veniva da tre brucianti sconfitte consecutive, ritrova in un colpo solo tre punti e imbattibilità difensiva nella sfida casalinga contro il pericolante Novara di Tesser che mestamente (e non certo per colpa della sconfitta di oggi) si avvia a far ritorno in cadetteria. Bastano 45′ agli azzurri per archiviare la pratica con i piemontesi e proiettarsi in una rimonta – difficile ma non impossibile – verso quel terzo posto che non è affatto un miraggio nonostante il vantaggio della Lazio di tre lunghezze e con una partita in meno.
Mazzarri manda in campo il gruppo dei titolarissimi con la sola (e scusate se è poco) assenza del pocho Lavezzi costretto ad alzare bandiera bianca per una noia muscolare oltre a quella dello squalificato Pandev. Il modulo è sempre lo stesso, un 3-4-2-1 con la novità Dzemaili al posto dell’argentino ad agire alle spalle del matador Cavani. Ancora panchina per Edu Vargas che non riesce proprio a trovare spazio, nonostante tante siano le aspettative dei tifosi che vorrebbero vederlo con più frequenza all’opera. Sulla sinistra Zuniga (tra i migliori in campo proprio insieme a Dzemaili) vince il ballottaggio con Dossena mentre Maggio si riprende la fascia destra mostrando confortanti segnali di ripresa dopo l’infortunio.
Il Novara, e lo si vede sin dall’inizio (e dopo l’infortunio alla spalla all’arbitro Doveri che fa ritardare l’inizio del match di oltre 15′), tenta di limitare i danni usando la stessa tattica adottata nella gara d’andata: difesa, catenaccio e ancora difesa per poi cercare di ripartire in contropiede sfruttando gli spazi lasciati liberi dagli avversari. Per i primi minuti la strategia del “tutti dietro e palla lunga per la spizzata di Caracciolo” sembra funzionare e, complice la paura di sbagliare dei difensori azzurri, sembra quasi di assistere ad un film già visto con Hamsik e soci imbrigliati in avanti e poi puniti alla prima occasione dai modesti avversari. Ma sul finire di tempo Cavani e Cannavaro piazzano il micidiale uno-due che manda all’aria tutti i piani della banda di Tesser con una prima rete frutto di un clamoroso errore del portiere ospite: da un errato disimpegno di Fontana (21′ pt) e complice una ballerina difesa piemontese, infatti, il più lesto di tutti è Dzemaili che invece di concludere a botta sicura si dimostra altruista servendo un assist d’oro per Cavani che mette dentro il più facile dei palloni per il liberatorio vantaggio napoletano. Appena una decina di minuti dopo (37′ pt) ci pensa capitan Cannavaro a raccogliere un pallone vagante in area per chiudere la pratica della partita. Nella prima frazione di gioco il Napoli avrebbe potuto segnare anche in altre circostanze ed andare negli spogliatoi con un bottino ancora più rassicurante ma sia cavani che Dzemaili ed Hamsik (fresco di rinnovo e aumento di ingaggio) mancavano l’appuntamento con il tris.
Nella ripresa il ritmo della partita si abbassa notevolmente, il Novara cerca di riaprirla ma non ci riesce trovando sulla propria strada un trio difensivo che non lascia nessun pallone giocabile al duo Mascara Caracciolo che non impensierisce in nessuna circostanza un De Sanctis che da tempo non viveva una serata così tranquilla. E’ anzi ancora il Napoli a sfiorare – sempre con Cavani – il gol del tre a zero. Nel finale arrivano i soliti pochi spiccioli di partita per Vargas che in ogni caso sembra abbastanza ispirato e l’esordio in serie A con la maglia del Napoli del giovane Ammendola che trova qualche manciata di secondi (al posto di un buon Hamsik) per prendere confidenza con la formazione titolare.
Con il pareggio dell’Udinese con il Chievo gli azzurri si portano ad una sola lunghezza dal quarto posto occupato proprio dai ragazzi di Guidolin e momentaneamente a -3 dal terzo posto dalla Lazio che domani sarà impegnata con il Lecce all’Olimpico, mentre la Roma farà visita alla Juventus capolista. Nelle prossime due gare si deciderà il destino del Napoli che nelle trasferte di Lecce e Roma saprà se potrà lottare fino alla fine per la zona champions. Vincere e sperare in qualche passo falso degli avversari per tenere accesa la speranza di accedere all’Europa che conta è l’obiettivo e la speranza. Il Napoli crede nel filotto di vittorie. Chi ben comincia è a metà dell’opera, adesso sotto con la prossima finale.
Nel pomeriggio il sabato perfetto si completa con l’importante successo degli azurrini di Sormani che battono per 3-1 la Lazio con i gol di Fornito, Palma e Novothny e conquistano l’accesso ai play off scudetto dopo un finale di stagione che ha visto i ragazzi della Primavera scalare la classifica a suon di vittorie.