E morta questa mattina Ornella Pinto, la donna arrivata in gravissime condizioni all’Ospedale Cardarelli la scorsa notte. Era stata colpita con un’arma affilata, subito sottoposta ad un delicato intervento chirurgico che però non è andato a buon fine. Troppo gravi le condizioni della donna per poterla salvare. Dopo un lungo interrogatorio il marito ha confessato: “l’ho colpita io” – così avrebbe risposto alle domande dei militari l’uomo residente nel quartiere San Carlo Arena. Una tragedia che si aggrava dopo il triste aggiornamento di queste ore sulle condizioni della povera vittima, i medici ne hanno confermato il decesso proprio stamane.
Le indagini degli inquirenti sono ancora in corso, non chiare le cause dell’aggressione: l’ora dell’omicidio, secondo le ricostruzioni risale alle prime ore dell’alba dello scorso venerdì 12 marzo, probabilmente alle 4:30. Restano sconvolti i vicini che parlano di una coppia tranquilla: mai avrebbe fatto pensare a tale epilogo. Sarebbe stata la sorella di Ornella Pinto a chiamare il 118 per i primi soccorsi dopo aver ricevuto una telefonata proprio dalla vittima, ritrovata in fin di vita. Era in una pozza di sangue quando sono giunti sul posto i sanitari che in poco tempo hanno trasportato la Pinto al pronto soccorso. Adesso occorre fare maggior luce su un caso che sconvolge l’intera cittadina partenopea. La donna lascia un figlio minorenne che ora si ritrova senza una famiglia dopo che il padre ha spazzato via la vita della madre. A pochi giorni dalla festa della donna un’ennesimo caso di femminicidio si aggiunge alla lunga lista di donne morte per la mano violenta dell’uomo. Bisogna mettere fine a tutto questo con provvedimenti esemplari per tutelare coloro le quali si ritrovano spesso in balia degli atteggiamenti violenti del proprio uomo.
Giovanni Gravoso