Con una lettera aperta indirizzata al coordinatore dell’Area generale Trasporti della giunta regionale, Gaetano Botta, un dipendente della famosa società napoletana esprime tutto il suo rammarico per l’ennesimo slittamento dei pagamenti e per la brutta piega che la situazione sta assumendo.
Ancora nel caos la Circumvesuvianadi Napoli che sembra proprio non riuscire a rialzarsi da uno stato comatoso di decadenza che imperversa ormai da mesi nella nobile decaduta società di trasporti, crisi profonda che si ripercuote ogni giorno sempre di più sui tanti dipendenti che continuano a non percepire gli stipendi e a continuare (giustamente) la loro lotta per mantenere il posto di lavoro. Anni di sprechi e cattive gestioni hanno portato al collasso del gigante dai piedi d’argilla, il più importante mezzo di raccordo tra la città e la periferia, punto di riferimento per migliaia di pendolari che quotidianamente (e spesso in condizioni precarie d’igiene) hanno trovato nella Circumvesuviana l’unico mezzo utilizzabile per le trasferte nel capoluogo partenopeo.
Ancora proroghe e slittamenti, ultimo della serie quello ufficializzato stamane dall’amministratore unico della società Gennaro Carbone che ha comunicato, appunto, il posticipo pagamenti dei dipendenti della Circumvesuviana con una lettera ai lavoratori in cui ha annunciato che l’erogazione, prevista per il giorno 26 aprile, verrà effettuata nella peggiore delle ipotesi per la prossima settimana. Notizia che non è stata presa bene dai tanti dipendenti dell’azienda che non hanno potuto fare altro che continuare il loro coro di proteste.
In una lettera aperta indirizzata al coordinatore dell’Area generale Trasporti della giunta regionale Gaetano Botta un dipendente della società di trasporti napoletana, Giovanni Navarone, ha espresso tutto il suo rammarico per il procrastinarsi dei pagamenti e il malumore per la situazione venutasi a creare:
«Sono un dipendente della società di TPL Circumvesuviana di Napoli e le scrivo queste poche righe affinchè ci aiuti a capire perchè il percepimento dei nostri stipendi di aprile 2012, è slittato dalla prevista data del 26 atra una settimana da tale data, così come indica il comunicato n. 10 emesso dalla nostra direzione» . «Le chiedo di aiutarci a trovare una ragione al fatto che il 26 Aprile ‘non ci sono gli stipendi’ per Circumvesuviana salvo poi riapparire il 2 o il 4 maggio. Non è la prima volta che capita e anche nella precedente occasione vennero addotte motivazioni ufficiose che non ritengo opportuno riferirle per quanto fantasiose e soprattutto gravi. Però vorrei che grazie a Lei, finalmente le 2400 famiglie che aspettano, fossero poste a conoscenza delle vere motivazioni di questo insopportabile slittamento che come Lei immaginerà, comporta una serie di disagi infiniti che non sto qui ad elencare. Insomma, ormai siamo votati da tempo al sacrificio anche in proiezione di un futuro non certamente per noi roseo e allora se anche questa ritardata corresponsione di un salario che nel frattempo ci siamo guadagnato, nasconde un ulteriore sacrificio, si faccia in modo che sia palese e non lasci adito a dubbi, perplessità o fantasie che non fanno bene a nessuno».
«Dottor Botta, sono responsabile di un blog dei lavoratori all’interno della mia azienda http://vesuvianando.blogspot.it/ e sarei oltremodo onorato di pubblicare una sua risposta sulle nostre pagine. In un periodo in cui più nessuno vuole esporsi nemmeno per una dichiarazione di questo genere, per cui siamo costretti a vivere di indiscrezioni e sentito dire, confidiamo in un suo intervento che almeno ci restituisca la considerazione che crediamo di meritare».
La querelle continua e la situazione non sembra di facile conclusione, ma come si dice in certi casi la speranza è l’ultima a morire, con l’auspicio che alla fine prevalga il buon senso e che un’altro pezzo dell’economia partenopea non scompaia definitivamente facendo allungare la tragica lista dei senza lavoro che ingrossano purtroppo sempre di più le loro fila.