Allo Stadio Diego Armando Maradona, la cuntrora (dal latino contra hora: ora contraria), si rivela realmente tale per i partenopei, dopo aver lottato per tutta la durata del match con unghie e denti. Nei primi dieci minuti è dominio azzurro con la provata conclusione di Manolas e il buon passaggio di Demme per Zielinski. Ma non è ancora la volta buona. Subito dopo, Osimhen tira di poco fuori la porta, ma direttamente in rete al 13’, meritevole di aver saputo controllare una palla di Insigne, in modo, senza dubbi, velocissimo. E’ il suo ottavo gol in Campionato. Un Lozano non proprio nella sua forma ottimale perde due volte la possibilità del 2-0 ( 20’; 31’). C’è un brutto scontro di testate tra Koulibaly e Zappa, ma fortunatamente senza ferite e neanche intenzionalità. Lo stesso Zappa colpirà il palo con un tiro molto angolato al 27’. Il Cagliari comincia a reagire seriamente, però nel modo sbagliato, pagando infatti due gialli (Godin e Deiola). Sfiora, comunque, per due volte il pareggio, facendo trascorrere terribili secondi a Meret, costretto a parare prima su Pavoletti, poi su Nandez. Un minuto di recupero e si va negli spogliatoi.
La ripresa si apre con la traversa di Demme, ma protagonista principale è sempre Oshimen, che dopo aver sprecato qualche occasione, si vede annullare un gol per presunta spinta su Godin (53’). Gattuso chiede il Var, ma non viene considerato. Errori ne commettono, diversi, anche i centrocampisti sardi, come testimonia l’ammonizione di Demme. Al 61’ un’altra favorevole azione partita da Koulibaly è conclusa però male da Insigne, che sbaglia pure in seguito, con una palla troppo schiacciata, prontamente bloccata da Cragno. Simeone sostituisce Ceppitelli, mentre Mertens, Osimhen, infortunati qualche minuto prima nello stesso scontro “sanguinoso”. I rossoblù provano a rendersi molto offensivi all’81’, schierando un attacco quasi a 3, attraverso un doppio cambio (Calabresi e Cerri per Zappa e Lykogiannis). Il Napoli, invece, fa entrare Elmas e Bakayoko, lasciando uscire Ruiz e Zielinski. E’ il momento dei problemi per Koulibaly, alle prese con parastinchi e smorfie di dolore, ma resta in campo con le sue ultime forze. Poi una lodevole parata di Meret su insidioso tiro di Politano, salva dal disastro. Nei sei minuti di recupero tutti gli azzurri soffrono, schiacciati in area di rigore e costretti a difendere il risultato precario. Non ce la fanno. Gli ospiti, tirano fuori tutta la forza fisica e mentale della disperazione: al 93’ arriva il gol di Nandez, impeccabile su lancio di Ducan da metà campo. Dunque, i padroni di casa, beffati, perdono due punti dorati in zona Champions. Il Cagliari, spera ora più ardentemente, per la salvezza.
Nina Panariello