Gnocchi con frutti di mare e provola! 

Gli gnocchi sono, per me, un piatto speciale. Nonna Maria era imbattibile in questa preparazione!

I suoi era perfetti, erano sempre cotti al punto giusto, sempre così impeccabili nella forma e nel gusto!

D’inverno, Nonna Maria amava prepararli con polpettine e mozzarella, poi li adagiava nei “pignatielli” e li cuoceva sulla stufa a legna.

 

Gli gnocchi di patate vennero importati in Europa dopo la scoperta dell’America. In un primo momento, gli americani provarono a “piegare” il mais per questa preparazione ma la pannocchia non si rivelò un buon ingrediente; così cominciarono a prepararli con la mollica del pane, il latte e le mandorle…

 

Gli gnocchi di patate, così come li conosciamo oggi, si sono affermati solo molto tempo più tardi.
Le prime ricette risalgono a Bartolomeo Scappi, uno trai i cuochi più bravi del Rinascimento che usava prepararli con farina, pangrattato, acqua bollente e uova, passando gli gnocchi sul “rovescio della grattugia” così come si fa tuttora in alcuni paesi d’Italia. Sì, perché in altri si usa creare l’incavo con il dito, così che questa piccola cunetta raccolga più sugo.

 

Nonna Maria non aveva una ricetta, lei amava bollire una quantità di patate eccessiva, sempre troppe, e poi a queste univa farina, sale e uova.

Ho, quindi, cercato di quantificare gli ingredienti, per avere degli gnocchi morbidi e gustosi.

 

Ingredienti per gli gnocchi :

  • 1 kg e mezzo di patate
  • 450 gr di farina circa
  • 1 uovo
  • 1 pizzico di sale

 

Procedimento:

 

Fate bollire le patate e a cottura privatele delle bucce. Schiacciatele e unite farina, poco per volta, uova e sale. Formate il panetto, poi dei “salsicciotti” e dividete con un coltello a formare dei piccoli quadrotti. Infine, trascinateli verso di voi con un dito e create l’incavo. Calateli in acqua bollente e lasciateli cuocere cinque minuti.

 

A questo punto potete condirli come più preferite ma d’estate vi consiglio di preparare un sughetto ai frutti di mare. Aggiungete gli gnocchi appena cotti qualche foglia di basilico, fuori dal fuoco, e tanta tanta provola!

 

Valentina Fruttauro