Dopo i fatti criminosi accaduti in quest’ultima settimana tra periferia e centro di Napoli, è Mons. Battaglia a farsi sentire. Il Vescovo ha infatti incoraggiato i camorristi a convertirsi facendo sapere loro di essere sempre pronto ad accoglierli. Un grido disperato che si staglia dopo giorni difficili per la città. Pochi giorni fà è stato ucciso un’altro giovanissimo: Luigi Giuseppe Fiorillo aveva solo 19 anni, probabilmente sono stati i debiti di droga a decretare la sua fine. I killer lo hanno freddato lo scorso 11 ottobre in Via dell’Arco. Un’ altro agguato che si aggiunge a quello di Carmine d’Onofrio, incensurato, ucciso a 23 anni nel quartiere Ponticelli per la sola colpa di essere il nipote di Antonio de Luca Bosso, detto “O Sicco”, capoclan di spicco sul territorio.
Ecco dunque le parole di Battaglia: “Stanno uccidendo Napoli! La sta uccidendo la camorra e il malaffare, con la violenza e la crudeltà di coloro che hanno dimenticato di essere umani!”. Il cardinale si è poi rivolto ai camorristi: “Agli uomini di camorra, ai corrotti e ai collusi con la criminalità dico: ritornate ad essere umani! Convertitevi! Il vostro Vescovo non si tirerà indietro nell’accogliere e accompagnare i passi della conversione e della rinascita umana”.
Giovanni Gravoso