Si è concluso, nella soddisfazione generale, Argo Digital Care: un progetto importante – ideato da Improve Communications e realizzato con il contributo non condizionante di Gilead Sciences e la direzione scientifica dei prof. Ivan Gentile e Nicola Coppola.
Argo Digital Care si è definito, nell’ambito di questo primo percorso pilota, come utile strumento di teleassistenza medica in grado di fronteggiare numerose difficoltà a cui sono soggetti i pazienti affetti da Covid-19 posti in osservazione domiciliare.
Un’esperienza innovativa che ha consentito, ai medici di base partecipanti, il monitoraggio costante di una serie di parametri biomedici del paziente (tra i quali SpO2 e Frequenza cardiaca) e di accedere, in tempo reale, alle informazioni che – sia tramite un portale web sia attraverso app – venivano, in real time, raccolte in efficaci sintesi grafiche.
Nel corso della sperimentazione sono stati assistiti quasi trecento pazienti: di questi, in dodici hanno dovuto accedere a cure ospedaliere.
Un progetto lungimirante, che si è avvalso dell’ausilio di un software per applicazioni di telemedicina e telemonitoraggio, coadiuvato da uno specifico device con certificazione CE.
L’iniziativa è stata concepita in risposta ai gravi deficit strutturali determinati dalla pandemia da Covid-19, durante la quale gli ospedali e le loro strutture di medicina di emergenza hanno spesso sostituito la figura e il ruolo del medico di base.
Argo Digital Care ha dunque intercettato l’importanza strategica della riorganizzazione della medicina del territorio utilizzando le nuove tecnologie e potenzialità della telemedicina.
Nel corso della sperimentazione, è stato inoltre rilevato un positivo impatto psicologico ed emotivo di tale strumento sui pazienti che, nel periodo dell’osservazione domiciliare, hanno potuto beneficiare di una reale percezione di vicinanza emotiva e del costante monitoraggio dei propri parametri biomedici.
Soddisfatto, il dott. Elio Giusto, Segretario Provinciale Generale Federazione Italiana Medicini Medicina Generale Salerno (FIMMG): «il progetto ci ha permesso di seguire i nostri pazienti, in tempo reale, a distanza. Ho trovato molto utile il sistema di alert che, in alcuni casi, ci ha permesso di intervenire in maniera tempestiva e risolutiva. Sono convinto che un approccio di questo tipo possa essere allargato e, sempre più, messo a sistema. La telemedicina può fornire un supporto concreto e di grande efficacia: questo potenziale va sempre più valorizzato e ottimizzato».
In Argo_Digital_Care è confluito il contributo di alcuni tra i più importanti specialisti infettivologi e di un ampio cluster medici di medicina generale afferenti alla FIMMG (che ha fornito il patrocinio gratuito all’iniziativa).
Un progetto, questo è l’auspicio, che potrebbe rivelarsi apripista di sempre più innovative soluzioni a servizio della medicina e della tutela della salute dei cittadini.
Massimiliano Zumi