Prosegue la mostra sull’antica popolazione italica, principalmente insediati in Toscana e alto Lazio. La mostra continuerà ad essere aperta al pubblico fino al 31 maggio 2021. Sono state allestite un’esposizione con oltre 600 reperti archeologici di cui oltre 200, sono visibili per la prima volta, per ricostruire la storia di questo popolo dalle origini misteriose e la sua presenza nella nostra Regione.
L’evento è dedicato all’approfondimento della presenza degli Etruschi nella regione Campania.
Il museo Mann ha stabilito una rete con il Parco Archeologico di Pompei, dove è stata già tenuta con il titolo Pompei e gli Etruschi” nel dicembre 2018 al maggio 2019.
L’esposizione copre circa sei secoli dal X- al IV secolo a.C. e seguendo le orme degli Etruschi, ricostruisce le origini storiche di questa popolazione, che controllando le risorse di due fertili pianure, la padana nel Nord e la campana nel Sud raggiunse i risultati e la potenza che fu.
Già nel II secolo a.C., il celebre storico greco Polibio affermava “chi vuol conoscere la storia della potenza degli Etruschi non deve riferirsi al territorio che essi possiedono al presente, ma alle pianure da loro controllate”. La scoperta della presenza in Campania della popolazione etrusca è uno degli avvenimenti più affascinanti dell’archeologia in Italia e nell’area del mar Mediterraneo. La testimonianza fornita dal ricchissimo patrimonio di reperti custodito nel museo MANN e studiato in occasione della mostra, fornisce un suggestivo scenario sconosciuto nello schema delle esposizioni, anche a livello mondiale.
La preparazione dell’esposizione nei locali uniti alla sezione denominata “Preistoria e Protostoria”, da poco riaperta al pubblico, produce una relazione con la sezione museale che, al termine della visita, raccoglie reperti archeologici dell’Età del Bronzo e anche della prima Età del Ferro.1