Si è tenuto oggi un confronto in commissione Lavoro sulle prospettive per la stabilizzazione dei 143 dipendenti a tempo determinato assunti per garantire l’attuazione delle misure del Reddito di Inclusione e successivamente impegnati per le misure di attuazione del Reddito di Cittadinanza. La commissione è stata presieduta dal consigliere Vincenzo Solombrino.
Le misure di attuazione del Reddito di Inclusione vedono l’assunzione, a tempo determinato, di 143 persone con diverse professionalità e che sono impegnati al 98% per le misure di attuazione del Reddito di Cittadinanza. Di questi, 93 individui termineranno il terzo rinvio dell’incarico al 30 dicembre 2021 e raggiungeranno il limite massimo dei 36 mesi per un contratto a tempo determinato.
Il dirigente Avolio ha spiegato che si tratta di profili professionali altamente qualificati che rispondono a precise esigenze dell’Amministrazione. In particolare 38 sono educatori professionali, 23 sono assistenti sociali, 18 sono psicologi part time, 13 sono impiegati amministrativi e 1 è informatico. Queste figure sono una risorsa fondamentale per le misure del Reddito di Cittadinanza e per tutta l’Area Welfare. Ad oggi, le persone che devono ancora avere un colloquio con gli uffici ammontano a 37 mila. 8 mila, invece, sono quelle già sentite. La possibilità di poter stabilizzare questo personale è necessaria, tuttavia, per via del carico di lavoro esistente, risulta sottodimensionata. La responsabile dell’Area Risorse Umane, Carmen Oliviero ha dichiarato che le ipotesi in campo prevedono la possibilità di procedere eccezionalmente a un’ulteriore proroga per i lavoratori e le lavoratrici con il contratto in scadenza, anche se ciò dipende dall’attesa della conferma delle risorse in bilancio. Sergio Avolio conferma che le risorse per questo rinnovo sono disponibili grazie al Fondo Povertà e ai fondi del Piano di Zona.
Secondo Oliviero, il primo passo per la definitiva stabilizzazione di queste figure professionali deve prevedere l’inserimento di profili ora non contemplati come gli educatori e gli psicologi. Queste figure devono entrare nella dotazione organica del Comune, con tutti i conseguenti atti di autorizzazione a livello centrale. In seguito, solo con l’approvazione del Rendiconto e del Previsionale si potrà stanziare il budget di risorse necessarie per assumere a tempo indeterminato.
La consigliera del gruppo Misto, Laura Bismuto, ha affermato che senza il Rendiconto e il Bilancio preventivo nessuna previsione è lecita sui tempi di assunzione.
Il consigliere Rosario Andreozzi di Napoli in Comune a Sinistra – Ecologista e Democratica, ha affermato che è necessario trovare le risorse per la stabilizzazione di queste figure professionali, in modo da procedere quanto prima all’aggiornamento della pianta organica del Comune.
Sono intervenuti anche gli assessori Pagano, Clemente e Chiodo mostrandosi favorevoli alle prospettive di stabilizzazione, in linea con altre scelte politiche dell’Amministrazione che non ha mai lasciato indietro né licenziato i lavoratori.
Il presidente Solombrino ha ricordato l’importanza del contributo di questi lavoratori nella delicata area del Welfare, ribadendo l’urgenza della loro assunzione a tempo indeterminato e ha concluso la seduta riconvocando un nuovo tavolo verso la fine di giugno per nuovi aggiornamenti.