Proposte di Lettura: “Vita mortale e immorale della bambina di Milano”. Ancora una volta Starnone tratta il luogo più difficile di tutti: i rapporti umani
Proposte di Lettura- Ancora un altro capolavoro dello scrittore napoletano Domenico Starnone: “Vita mortale e immortale della bambina di Milano”. D. Starnone, nato a Napoli nel 1943, oltre che scrittore, è sceneggiatore e insegnante di italiano. Ha vinto il premio Strega nel 2001 con “Via Gemito” e già a partire dal 1993 ha cominciato a scrivere anche per il cinema e la televisione italiana. Come sempre, anche questa volta, l’autore partenopeo tratta uno dei luoghi più difficili da raccontare, quello dei rapporti umani, la cui bi-direzionalità li rende tali.
Questa volta il tema dell’amore e quello della morte vengono affiancati e in linea parallela si sviluppano; l’uno per bocca del nipotino, la cui crescita a giovane uomo sarà esperita nella seconda metà del libro, e l’altro per bocca della nonna, classica donna napoletana vinta da una vita difficile. Due protagonisti, due generazioni a confronto, due momenti della vita così distanti da richiedere due visioni del mondo tanto diverse quanto poi nel tempo combacianti. Stiamo parlando di un bambino sempre affacciato alla finestra, curioso di osservare la sua piccola dirimpettaia che balla, e della quale è così innamorato, che è pronto a compiere qualunque follia, anche parlare l’italiano; E poi, di una nonna tanto avvilita dalla vita così poco generosa con lei, da renderla quasi spenta e ricca di pensieri nostalgici.
Un libro, dove anche il napoletano è da gustare, sia per chi ha origini partenopee che non. Anzi, proprio la maestria con la quale si cala il dialetto nel libro, lo rende unico. Dunque, che dire oltre, se non che Starnone è una perfetta garanzia! Insomma, non resta che augurarvi una buona lettura.