Genny Cesarano è il ragazzino di 17 anni che nel 2015, il 6 settembre, fu ucciso in Piazza Sanità, in un pomeriggio spensierato con gli amici. Ad un tratto, una sparatoria: 4 scooter, otto uomini in sella ad essi. Un colpo, un boato, Genny muore. Muore nella piazza vicino alla Basilica di Santa Maria della Sanità, dove oggi c’è una panchina per commemorare la sua memoria. Dove oggi si continua a vedere gli amici, a pregare, a passeggiare, lavorare, guidare lo scooter.
Domani, 6 settembre 2022, nella fascia oraria tra le 9 e 30 e le 11, ci saranno le associazioni Polis e Libera, con attivisti, associazionisti, il padre di Genny, tutti nel Rione per ricordare la morte di una vittima di camorra. La morte di un innocente.
Tanta è stata l’omertà che negli anni ha caratterizzato l’accaduto, le indagini, moltissimi i silenzi, troppe le offese e infinite le bugie. Ben costruiti gli stereotipi e molto forti i pettegolezzi e le famose sentenze sociali senza fondamenta, con il solo scopo di far apparire Genny un criminale, qualcuno di cui non doversi necessariamente preoccupare o ricordare.
Genny fu ucciso per errore e nel mese di giugno del 2021, il caso era ancora aperto, il processo era da rifare e da rivalutare completamente. Il ragazzo era stato ucciso per errore ma l’agguato è sempre stato avvolto da un alone di mistero e ombre. Nel mese di settembre del 2017, alla famiglia di Genny giunge un messaggio da parte del killer (ipotetico) che chiede perdono. Nel gennaio del 2022 viene confermato l’ergastolo per il killer effettivo, Gianluca Annunziata, 30 anni, soprannominato “Ammore”. Anche se di amorevole non ha avuto niente.
La Conferenza stampa di domani avrà come oggetto la distribuzione di Borse di studio in memoria di Genny Cesarano presso Piazza Sanità mentre dalle ore 18 sarà possibile prendere parte alla Messa in memoria di Genny Cesarano presso la Baisilica di Santa Maria della Sanità.
A cura di Teresa Beracci