Proposte di Lettura: “Almarina” di Valeria Perrella, la scrittrice napoletana candidata al Premio Strega 2020
Proposte di Lettura- La proposta settimanale verte sulla scrittrice napoletana, originaria di Torre del Greco, Valeria Perrella. Si consiglia la lettura di uno dei suoi più grandi racconti: “Almarina”, una storia bisbigliata, sussurrata, eppure potente come poche. Ciò che colpisce il lettore, è più lo stile, il flusso di scrittura, la penna della Perrella, che consente di porre luce sulle problematiche della società moderna, dell’uomo moderno e della crisi che lo avvolge.
Lo scenario si apre a Nisida nel carcere minorile napoletano, dove avviene l’incontro tra due donne entrambe perse in un momento particolare della loro vita. L’una è una prof. di matematica cinquantenne, Elisabetta; e l’altra, è Almarina che simboleggia a pieno l’amore. Elisabetta vive costantemente con il senso di colpa di non aver potuto salvare il marito; quel giorno, quello della morte non aveva il telefono con sè: lo aveva riposto con tutti i suoi effetti personali nell’armadietto come da procedura. Ma non era il solo rimorso che la attanagliava; il suo tormento era anche quello di non aver conosciuto la maternità. Un segno troppo forte per una donna che nutriva in se quel desiderio come fosse fuoco ardente. Chissà che l’aver scelto quella professione, quella di insegnate non avesse già in se l’esperimento di quell’amore che voleva donare a dei piccoli bambini e in questo caso con caratteri certamente più complicati,trattandosi di un carcere minorile.
L’incontro con Almarina, è l’epifania della rinascita per Elisabetta. Come per tutti, anche per la nostra insegnate la vità le ha lasciato conoscere il buio, il dolore e la tristezza compensandola dopo un po’ e grazie a questa nuova conoscenza, con qualche sorriso e a nuovi attimi di gioia. Ecco: questo incontro, del quale non è bene svelare troppo amici lettori, è proprio il nucleo di tutta la storia. Non resta che augurarvi una buona lettura.