Il Napoli risponde all’Atalanta e si riprende il primo posto in campionato. Il 3-2 del Maradona contro il Bologna racconta di una gara dai mille volti: un inizio scoppiettante dove gli ospiti hanno incredibilmente trovato il vantaggio, una fase in cui gli azzurri hanno sofferto la pressione dei felsinei dopo il 2-2 e un finale dove il Napoli ha toccato quota 30 tiri in porta.
MERET 5 – Non ha colpe sulla conclusione a botta sicura di Zirkzee, ne ha invece tante sul destro di Barrow che si lascia sfilare sotto i guantoni e su una successiva uscita a vuoto che poteva costare caro al Napoli. Prima partita sbagliata stagionale: gliela perdoniamo.
DI LORENZO 6.5 – Rimane coinvolto nell’errato posizionamento difensivo in occasione del vantaggio rossoblu. Nel primo tempo non fa mancare il suo apporto nei tentativi di scardinare il bunker avversario. Quando la squadra è in affanno sale in cattedra da vero capitano mostrando grande carattere.
KIM 6.5 – Riproposto in versione Rrhamani 2.0 cancella con autorevolezza ogni iniziativa altrui. Prova un estremo tentativo di intervento sul tiro vincente di Zirkzee. Nella ripresa alza i giri del motore e domina in anticipo e in impostazione.
JUAN JESUS 7 – Grinta ed applicazione non gli mancano per tutti i 90 minuti. Sul gol subito esce improvvidamente ma è tutta la difesa ad aver peccato di reattività. La zampata in mischia su calcio d’angolo risulta decisiva ai fini del risultato.
MARIO RUI 6 – Sfortunato ma egoista quando conclude sulla traversa una trama memorabile ordita dai compagni. Partecipe in fase di costruzione, boccheggia un po’ in ripiegamento fino alla sostituzione (dal 76′ OLIVEIRA 6 – Ottimo impatto nei faticosissimi minuti finali).
NDOMBELE 6 – Luci ed ombre. Gioca una mezz’ora più che convincente, poi sparisce gradualmente dalla manovra. Riprende con discreto piglio nel secondo tempo (dal 71′ ELMAS 5.5 – Dopo la boutade della storia della panchina si riaffaccia al campo con buona lena, ma la palla persa nel finale rischiava di regalare il pareggio al Bologna).
LOBOTKA 6.5 – Elude con eleganza la pressione studiata ad hoc da Motta, esegue aperture chirurgiche sulle fasce ad occhi chiusi e si dimostra ancora una volta prezioso nel recupero palla. La stanchezza si fa sentire negli ultimi minuti e abbassa la percentuale di precisione nei passaggi al 99% (dall’82’ DEMME s.v.).
ZIELINSKI 6.5 – Si inserisce meno rispetto al solito, ma negli spazi stretti non lesina sprazzi della sua classe cristallina. La traversa colpita a 10′ dalla fine gli nega la gioia personale, poco dopo Lozano non finalizza un suo suggerimento perfetto.
POLITANO 5.5 – Pesa il sinistro sparato alle stelle con cui sciupa la chance d’oro regalatagli da Kvara. L’impegno è encomiabile, tuttavia questa sera non convince nell’ultimo tocco. Viene sostituito all’intervallo (dal 46′ LOZANO 7 – Il gol, terzo di fila in tre partite, sembra facile: non lo è affatto. Manca la doppietta che sarebbe valsa il 4-2. Le sue attuali condizioni costituiscono una risorsa non da poco per Spalletti).
RASPADORI 6 – La solita partita di sacrificio che consente agli azzurri di costruire il gioco tanto apprezzato. Almeno una delle due conclusioni mancine tentate avrebbe meritato miglior sorte (dal 46′ OSIMHEN 7 – Conferma il rientro positivo marcando nuovamente il tabellino con un diagonale che vale 3 punti. Con lui in campo la squadra perde in qualità e palleggio ma acquista in determinazione e strapotere fisico).
KVARATSKHELIA 7.5 – Fa godere i tifosi ogni volta che tocca il pallone. Imprevedibile nel dribbling quanto determinante nelle scelte. Si contano almeno cinque palle gol pulite apparecchiate per i compagni: l’ultima, servita ad Osimhen, è quella vincente. Un pericolo costante.
Lorenzo Liguori