La coperta corta inizia a farsi sentire

 

Il Napoli esce dallo stadio Olimpico con un punto è tanti rimpianti per il non mercato di gennaio.

Match fortemente a tinte biancocelesti, pareggio che è oggettivamente oro visto le assenze e il periodo di calo fisiologico che nell’arco di una stagione c’è sempre.

Conte ha dovuto cambiare modulo  passando al suo marchio di fabbrica ossia il 3 5 2, facendo di necessità virtù, con Mazzocchi e Di Lorenzo esterni e  un’ inedita coppia d’attacco con Jack Raspadori e Romelu Lukaku.

I Laziali hanno dominato per quasi tutti i 90 minuti, sprecando tanto per la mole di gioco prodotta.

Il Napoli con grande coraggio e moltissima fortuna sfrutta l’errore di Provedel nel primo tempo e una carambola che provoca un ‘autogol di Marusic nel secondo e si trova addirittura in vantaggio quasi senza sapere come.

Ma la Lazio reagisce subito e prima trova il goal di Zaccagni in rovesciata poi annullato per fuorigioco , poi pareggia con il nuovo entrato Dia .

Un pareggio che per il Napoli è ottimo, anche se lascia l’amaro in bocca perché arrivato nei minuti finali come contro la Roma , per altro nella stessa porta del goal di Angelino

Non era facile giocare a Roma, con queste assenze e con un modulo mai usato da Antonio Conte.

Il pareggio è un grande risultato, vista la prestazione sicuramente non brillante e un sistema di gioco tutto nuovo.

Il Napoli sta fronteggiando il calo fisiologico che prima o poi doveva arrivare, sia come risultati, che come gioco e condizione atletica.

Il bicchiere è sicuramente mezzo pieno, considerando che il Napoli il calo fisico e mentale ha comunque mantenuto la striscia di risultati utili consecutivi che col pareggio contro la Lazio arrivano a 10, frutto di 7 vittorie e gli ultimi 3 pareggi, consecutivi.

È vero 2 di questi 3 pareggi arrivano con un gol preso nei minuti finali, ma fuori casa contro Roma e Lazio, squadre sicuramente difficile da affrontare, nel mezzo il pari interno contro l’Udinese con un pasticcio difensivo collettivo tra Meret -Juan Jesus e Mazzocchi.

Il Napoli nonostante tutto è lì, se la sta giocando con tutte le difficoltà del caso e ad Antonio Conte non si poteva chiedere di più, dopo un decimo posto.

Si poteva chiedere di più sicuramente al mercato di gennaio, da dove il Napoli esce indebolito, avendo perso Kvara e avendolo sostituito con Okafor, riserva del Milan, non ancora in condizione e il fatto che Antonio Conte non l’abbia inserito oggi lo dimostra.

Conte sta facendo un miracolo, con quello che ha a disposizione è un peccato che la società non lo abbia supportando come si deve.

Il Napoli rimarrà in lotta fino alla fine, avendo però la consapevolezza che la società non crede al miracolo che sta facendo Antonio Conte.

Alessio Scognamiglio