La prima al San Paolo è come il primo giorno di scuola, è il primo appuntamento importante della stagione, non importa che l’esordio (vincente e convincente) sia avvenuto a Palermo, non importa che quella di domani sera è la seconda (e non la prima) della stagione. L’abbraccio con i propri tifosi è altra storia, il catino di Fuorigrotta vestito a festa nelle notturne è uno spettacolo da adrenalina forte e che da emozioni indescrivibili.
Questo Mazzarri lo sa, e sa perfettamente anche che i tifosi napoletani sono ormai maturi per traguardi importanti: «Lo dimostra la vittoria di Palermo che i nostri tifosi hanno accolto con grande compostezza senza eccessivi voli pindarici». Il mercato e la Fiorentina i temi centrali: «Sono complessivamente soddisfatto della rosa che ho a disposizione. Abbiamo cercato con oculatezza di avere due uomini per reparto e nonostante le cessioni di Lavezzi e Gargano credo che la nostra formazione sia più organica e completa rispetto allo scorso anno».
E Mesto, suo pupillo? «E’ un giocatore che conosco benissimo e che sin dai tempi della Reggina ho sempre stimato e non lo reputo affatto una seconda linea. Serviva il suo apporto per completare la rosa e per avere un alternativa a Maggio sulla destra. Con lui potremo far rifiatare Christian e magari utilizzare Mesto nelle competizioni di Europa League non dimenticandoci che l’anno scorso proprio perché non avevamo i giusti ricambi abbiamo perso qualche punto in campionato. Quest’anno cercheremo di non incappare nuovamente in questo errore».
Mazzarri è come al solito molto concentrato sulla gara con la Fiorentina ma si mostra estremamente soddisfatto per il rinnovo del Matadòr: «Sono contento del suo rinnovo e soprattutto del fatto che lui rimane a Napoli contento e tranquillo. Sono sicuro che proprio questa serenità dovuta da questo rinnovo non potrà che giovargli, deve solo continuare a lavorare per la squadra come ha sempre fatto e continuare a fare bene con Napoli. Io l’ho sempre detto ai ragazzi, sia quelli che sono rimasti che ai nuovi arrivi che a quelli che sono partiti: chi rimane a Napoli o sceglie Napoli come piazza deve essere orgoglioso di questa scelta e gettarsi anima e corpo nella nostra realtà. Chi non lo ha capito o non si è sentito pienamente coinvolto in questo progetto, con una cordiale e serena stratta di mano, ha cambiato aria».
La partita di domani? «La Fiorentina di quest’anno non è quella dell’anno scorso. Senza dubbio è la formazione che maggiormente si è rafforzata sul mercato con Valero, Aquilani, Pizarro e non ultimo Toni. Poi ha mantenuto buona parte dell’ossatura dello scorso anno in più Jovetic che è il loro top player. Averlo mantenuto fa capire che si aspettano una stagione importante. Domani dovremo stare attenti a non farli giocare senza commettere errori difensivi oltre ad essere cinici sotto porta. Non ho ancora deciso la formazione titolare, aspetto la partitella e poi farò le scelte. L’organico me lo permette quindi se lo riterrò opportuno farò dei cambi rispetto a Palermo nonostante la squadra all’esordio ha fatto molto bene».
Montella ha elogiato il Napoli dicendo che è da scudetto. «Se lo dice vuol dire che lo pensa o ha visto le nostre partite. I complimenti fanno piacere però io non posso rispondere a questa domanda, preferisco far parlare agli altri ed aspettare il responso del campo»
Un passo indietro. Nella prima a Palermo si è visto un grande Hamsik. «Voglio spendere qualche parola in più per il ragazzo. Marek è un giocatore straordinario che quando è lucido e non stanco risulta fondamentale per il nostro gioco. Può ricoprire molti ruoli e proprio il suo eclettismo mi permette di cambiare faccia alla partita più volte nel corso dei novanta minuti. Quest’anno dovremo stare attenti a risparmiarcelo rispetto al passato e proprio la rosa allargata ci potrà consentire di farlo riposare all’occorrenza. La scorsa stagione in parecchie gare era stanco ma non potevo farlo rifiatare. Quest’anno potrò farlo per averlo al meglio delle possibilità quando sarà in campo».
Cavani nella conferenza di ieri si è detto dispiaciuto per le partenze di Lavezzi e Gargano ma allo stesso tempo ha detto che la forza del Napoli è Mazzarri e la solida società…«I troppi elogi mi imbarazzano, ma fanno piacere, vuol dire che si sta lavorando bene. Io ho sempre cercato insieme alla società di partecipare a quel processo di crescita e ad ogni partenza abbiamo ovviato con acquisti mirati e selezionati. Questo lavoro sta dando risultati».
Il girone di Europa League? «In Europa non ci sono avversarie semplici. Dopo i sorteggi mi ha chiamato un mio vecchio amico dicendomi che gli ucraini del Dnipro sono una squadra ostica e veloce e che soprattutto a casa loro potrebbero metterci in difficoltà. Nessuna partita è facile….».
Mazzarri rinnoverà come ha fatto Cavani? «Vi ho pregato di non fare questa domanda, per quest’anno ho deciso di rimanere a scadenza per avere più stimoli sia io che i ragazzi. Poi a fine stagione si vedrà».