Il Napoli Film Festival dedica la seconda serata degli “Incontri Ravvicinati”, la sezione più attesa e apprezzata dal pubblico, alla comicità napoletana di Alessandro Siani.
Appuntamento alle 20.45 nell’auditorium di Castel Sant’Elmo. L’attore è puntuale e disponibile, si ferma a parlare con la gente, risponde alle domande dei giornalisti, circondato dalla folla di ragazzi che lo accolgono con grande calore all’ingresso dell’auditorium.Dopo alcuni minuti può cominciare l’intervista, naturalmente a suon di gag e battute, che coinvolgono i fotografi, i ragazzi dello staff, le signore del pubblico. Non risparmia qualche battuta nemmeno sul premier e sulle vicende politiche attuali, del resto la sua caratteristica innata sta nella spontaneità, e nemmeno stavolta tradisce le aspettative.
La conversazione è affidata al giornalista Fabrizio Corallo che ci fa ripercorrere attraverso clip ed emozioni, le tappe della carriera di Alessandro Siani.
Si parte dagli esordi nel 1998 nelle televisioni regionali con la trasmissione Telegaribaldi, nel trio “A Testa in giù” composto da Siani stesso, Francesco Albanese e Peppe Laurato, che con gli sketch ambientati in discoteca ha fatto diventare un tormentone “Tatore”, il personaggio interpretato da Siani. Ci racconta dell’uscita del DVD “Fiesta” dell’omonimo spettacolo teatrale che vende circa 26000 copie “originali, senza considerare i dvd venduti dagli ambulanti” (ride, ndr), poi si fa conoscere anche dal pubblico nazionale con “Bulldozer”, il nuovo programma comico di Rai due condotto da Federica Panicucci e Dario Vergassola, in cui reinterpreta Tatore.
L’incontro che gli cambia realmente la vita aprendogli le porte del cinema è quello con Mauro Berardi, noto produttore indipendente, dopo uno spettacolo in un piccolo teatro napoletano. Un’occasione da cogliere al volo, una grande opportunità quella di lavorare con il produttore di film quali Ricomincio da tre, Scusate il ritardo di Massimo Troisi e Non ci resta che piangere di Benigni e Troisi. Per un attimo Alessandro diventa serio, ricordando proprio Troisi, Eduardo e Totò, “stelle del cinema inarrivabili”; il suo consiglio è di cercare di imparare, di studiare nonostante non ci siano grandi scuole di teatro in Italia, di apprendere dalla loro arte “senza provare a imitarli, cercando di restare sempre se stessi, anche perché sarebbe impossibile fare paragoni”, dichiara il comico. Altre clip di “Ti lascio perché ti amo troppo”, distribuito soltanto in Campania, di Francesco Ranieri Martinotti, per il quale cura anche la sceneggiatura. Dal risultato ottenuto a Napoli con questo film il contatto con il patron della Filmauro, Aurelio De Lurentiis, che gli affida una parte nei cinepanettoni di Neri Parenti, “Natale a New York” e “Natale in crociera”.
E’ la volta di un’altra pellicola di Martinotti, “La seconda volta non si scorda mai”, in cui recita con Enzo De Caro ed Elisabetta Canalis, e si occupa ancora della sceneggiatura.
Con il racconto descritto dai vari contributi video arriviamo al film record d’incassi, il remake italiano della pellicola francese “Giù al Nord”. La commedia di Luca Maniero sul confronto tra il Nord e il Sud Italia, “Benvenuti al Sud”, (girato interamente a Castellabate in provincia di Salerno, nel Cilento) è stato realizzato con pochissime risorse economiche ma con la passione e la voglia di fare. “Mentre di solito per i cambi d’abito gli attori utilizzano roulotte, camper – racconta l’attore – noi eravamo costretti a cambiarci in auto, tra una scena e l’altra”. Questo a dimostrazione del successo inaspettato riscosso dalla pellicola, diventata in pochi mesi un cult.
Da poche settimane sono terminate anche le riprese del sequel, “Benvenuti al Nord”, per il quale è stato riconfermato lo stesso cast, ad eccezione di una new entry, Paolo Rossi.
Al pubblico del Napoli Film Festival, Siani racconta di aver ricevuto molte proposte dopo il successo di Benvenuti al Sud, film, fiction, ma di aver sempre rifiutato perché dopo aver partecipato ad un film comico ma in ogni modo significativo, di forte spessore, è difficile trovare una sceneggiatura che sia all’altezza delle aspettative.
La trama e il cast di “La peggiore settimana della mia vita” di Alessandro Genovesi, al cinema dal 28 ottobre, lo hanno subito convinto. In anteprima qualche scena del film che vede protagonista Fabio De Luigi al fianco di Cristiana Capotondi, e Alessandro Siani nel ruolo del simpatico e distratto testimone di nozze dello sposo. Nonostante non interpreti il ruolo di protagonista, il comico napoletano affascinato dalla storia si è dedicato personalmente alla scrittura delle battute del suo personaggio; la sceneggiatura è stata allargata, inizialmente si trattava soltanto di una piccola parte.
Con la sua ironia e un po’ di cabaret sulla napoletanità e su alcuni personaggi “particolari”, Alessandro Siani chiude la serata a tu per tu con il pubblico organizzata nell’ambito del Napoli Film Festival. L’intervista è finita, l’attore saluta e abbandona il palco, la sala si svuota ma nessuno ha l’intenzione di andare via. Ed ecco dopo pochi minuti, davanti all’ Auditorium lo troviamo ancora, simpatico, divertente e cordiale come sempre, a giocare con il pubblico che lo attende per autografi e fotografie.