Nella consueta conferenza stampa pre gara il tecnico partenopeo (che festeggerà contro la formazione di Donadoni le 300 panchine nella massima serie) analizza l’imminente sfida di campionato contro gli emiliani e difende il fuoriclasse slovacco:«Marek è un campione vero e un uomo di valori, se dopo la partita con la sua nazionale si è preso uno svago con i compagni di squadra non vedo cosa ci possa essere di grave. E’ una decisione che dovrà prendere la sua federazione, per noi nessun caso e nessuna punizione prevista».
Convincente la prima, buona la seconda, si aspettano conferme dalla terza. Ricomincio da tre potrebbe essere il titolo di questo film che i ragazzi di Mazzarri si apprestano a girare nel catino di Fuorigrotta. L’appuntamento per il ciak è per domani pomeriggio alle ore 15.00 in un San Paolo che come al solito sarà gremito e colmo di passione per una squadra che vuol far sognare i propri tifosi. L’appetito vien mangiando e come si dice in questi casi: un, due…e (si spera) tre, e il Napoli tenta il tris da calare e da giocare come terno secco sulla ruota di Napoli, come mai accaduto prima nell’era De Laurentiis nelle prime tre partite, ma soprattutto come proseguio al buon inizio di stagione sin quì ottenuto.
L’avversario è ostico ma non imbattibile, quel Parma che nelle ultime tre stagioni è uscito dal San Paolo con bottino pieno. Mazzarri è categorico: «Non dobbiamo commettere l’errore di sottovalutare il Parma che è una buona squadra, e soprattutto non dovremo ripetere l’avvio di partita come quello visto contro la Fiorentina. Dovremo essere concentrati ed attenti nella fase difensiva e fare le cose che siamo abituati a fare in settimana». Per il mister la settimana non è stata “tipo” ma le premesse per fare bene ci sono tutte: «Mi spiace che non ci possa essere Britos che si è infortunato mentre stava attraversando un’ottimo periodo di forma e sono pienamente consapevole che non siamo riusciti a preparare benissimo la partita a causa dell’assenza di ben dodici nazionali. Ma ci dovremo abituare a questo, in due giorni ho verificato la situazione e chi scenderà in campo farà come sempre il suo dovere».
A quella cosa lì (sogno tricolore) ci pensano tutti dalle parti di Castel Volturno, ma il tecnico di San Vincenzo getta acqua sul fuoco: «A parte la questione dei “gufi” sulla quale si è pronunciato in settimana Bigon io vorrei dire che non siamo solo noi nel gruppo delle anti Juve. Ci sono la Roma, la Lazio e non dimentichiamoci delle milanesi. Poi io sono uno che è abituato a fare i fatti e non si basa sulle parole. E’ certo che in questa stagione vogliamo mettere in atto i miglioramenti che auspichiamo e che vorremmo fare il salto di qualità, ma è presto per parlare di programmi a lunga scadenza. per il momento c’è il Parma sulla nostra strada, poi la prossima avversaria e quella successiva ancora. Non partecipo a questo giochino, l’anno scorso alla Juve nessuno parlava di scudetto fino alla fine della stagione. Pensiamo al Parma e a fare bene».
Quella di domani per Mazzarri sarà, in ogni caso, la trecentesima patrita nella massima serie: «Sono contento di questo traguardo raggiunto e soprattutto del fatto che in dodici anni da allenatore non sono mai stato esonerato. Ci penso spesso e so che dovrò cercare di fare sempre il massimo perchè le insidie sono sempre dietro l’angolo». Sulla partita e sul tormentone Pandev-Insigne il mister ha pochi dubbi: «Credo che a centrocampo giochi sicuramente Dzemaili che sta facendo molto bene, poi sceglierò gli altri componenti del centrocampo solo dopo l’ultimo allenamento. Per quanto riguarda l’attacco so che sia Pandev che Insigne stanno facendo benissimo sia con Napoli sia con le nazionali ma credo che per il momento ci siano delle gerarchie e Pandev parte come titolare. Poi è chiaro che si tratta di due grandissimi giocatori e che di volta in volta, in base allo stato fisico dei due, deciderò la formazione». Zuniga e Dossena: «E’ un grande duello, entrambi sono in gran forma e anche in questa circostanza deciderò all’ultimo».
Infine il mister si sofferma su Hamsik finito nell’occhio del ciclone dopo la partita con la nazionale slovacca: «Su Marek garantisco io che lo conosco benissimo e so che è una persona corretta e leale. Se dopo la partita è andato con i compagni di squadra in un locale non ci vedo nulla di male. E’ un ragazzo esemplare e anche al rientro è stato puntualissimo agli allenamenti. Poi se la sua federazione intenderà prendere dei provvedimenti non è questione che ci riguarda. Sappiamo chi è Marek e non creiamo casi che non esistono».
La parola al campo. Non c’è due senza tre, Mazzarri fa gli scongiuri e aspetta di festeggiare con una vittoria la sua panchina numero trecento. Il Parma è avvisato, la giostra azzurra vuol continuare a stupire e andare lontano sulla strada che porta a quella parola che nessuno vuol pronunciare.