‘Scusate il ritardo, ricomincio da tre’. Non si offenderà di certo il buon Massimo se facciamo riferimento a due dei suoi più grandi capolavori. Quale modo migliore per definire la notte magica di Edu Vargas, se non questo? Nove lunghissimi mesi, ecco finalmente il parto. Al debutto in Europa, il Napoli delle seconde linee ha risposto positivamente. Contro un Aik dal baricentro altissimo, nemmeno la poca precisione degli azzurri ha cambiato le sorti del match. Una rosa tutta nuova, affidata da Frustalupi, vice e sotituto di Mazzarri (ancora fuori per squalifica), nelle mani dell’unico veterano: Totò Aronica. Il possesso palla è tutto azzurro, nonostante la discontinuità delle azioni. I riferimenti sono i soliti: i due esterni di centrocampo,da una parte Dossena dall’altra il neo-acquisto Mesto. Bastano pochi minuti per prendere coraggio ed ecco che viene giù il San Paolo. Su perfetto assist di Insigne, il giovane Vargas sfoggia finalmente il suo talento. L’ex-Universidad de Chile ruba il tempo all’avversario, stoppa e mette giù la palla, per poi freddare Turina. Un colpo secco e il Napoli è in vantaggio. Poche le azioni concrete dell’Aik Solma, che sembra non essere mai sceso in campo. Rosati, titolare al posto di De Sanctis, raramente chiamato ad intervenire, sceglie sempre i tempi migliori per dir di no agli svedesi. E’ un primo tempo spento, quasi totalmente privo di emozioni. I secondi 45 minuti sembrano un po’ la fotocopia dei primi. L’avvio è lo stesso, i protagonisti anche. Un unico cambio nella rosa azzurra: a prendere il posto di un El Kaddouri ancora fuori dagli schemi ci pensa Hamsik che, al fianco di Behrami e Donadel, da una mano a centrocampo. E’ una ripresa che inizia nel migliore dei modi. Ancora Napoli, ancora Vargas. Appena si ripresenta l’occasione il cileno mette a segno la sua prima doppietta. E’ tempo di mettere a tacere le critiche, di smentire chi l’aveva definito un flop. Ci ha visto bene il presidente quando l’ha scelto e portato a Napoli. L’Aik non ci sta e prova ad incattivirsi, senza però esito positivo. Il risultato cambia, ma ancora una volta a favore degli azzurri. Hamsik lancia Vargas sul filo del fuorigioco, controllo e diagonale di destro che Turina non trattiene. E sono tre, Vargas non si ferma più. Sembra di essere tornati al 18 Agosto 2007, quando Lavezzi metteva a segno la sua prima tripletta in maglia azzurra. I primi passi da campione e poi la scalata verso il successo, chissà se per il giovane cileno sarà lo stesso: solo l’inizio di una vita fatta di gol ed assist azzurri. E’ lui l’idolo della serata, ma a completare il quadro ci pensa Dzemaili, che ormai sembra non fermarsi più. Lo svizzero entrato al posto di Donadel, ogni volta che riesce ad inquadrare la porta, riesce a far gol. La solita ‘botta’ dal limite dell’area di rigore, ma questa volta anche la fortuna ci mette del suo. Deviazione determinante di Majstrovic e il poker è servito. Nessun punto per l’Aik , che torna a casa in attesa di affrontare il Dnipro. Gli azzurri invece voleranno in Olanda per il match con il Psv che, reduce di sconfitta, difficilmente concederà spazi. Appuntamento al 4 Ottobre, mentre viene rinifinita la squadra per la trasferta di Catania di Domenica 23 Settembre.