A seguito della maxi azione legale contro l’autore del servizio del Tgr Rai Piemonte sulla partita Juve-Napoli che conteneva commenti offensivi e raziali contro i napoletani: a promuoverla è il leader di Noiconsumatori.it, Angelo Pisani.
diffonde odio e razzismo. I napoletani hanno il dovere, oltre che il piacere, di sottoscrivere gratuitamente le
denuncia-querela e anche la citazione in sede civile per risarcimento danni. Dobbiamo far intervenire anche la
commissione vigilanza – dice Pisani – e pretendere che il ministro competente spieghi in parlamento come svolgono alcuni personaggi un servizio pubblico pagato dai cittadini e prendere opportuni e necessari provvedimenti”
Anche le associazioni sportive dei meridionali trasferiti al nord e i tifosi del napoli della Lombardia e del Piemonte come tanti sportivi anche di altre squadre aderiscono alla class action contro la JuveRai per la tutela dei valori dello sport intasando tutte le pagine Facebook e siti internet della rete predisposti per l’organizzazione della maxi causa .
“Saremo in milioni a sottoscrivere la maxi azione legale, civile e penale per colpire nel portafoglio gente che non ha altri valori e diffonde odio e razzismo” – afferma l’avvocato Angelo Pisani, leader di Noiconsumatori.it, dopo un confronto con migliaia di cittadini napoletani sconvolti e mortificati dalla tv di Stato.
“Stiamo preparando una maxi azione legale, penale e civile contro quel vomitevole e disgustoso servizio del Tgr Rai Piemonte e la società juventina per i cori razzisti allo stadio. Tutti i napoletani hanno il dovere oltre che il piacere di sottoscrivere, gratuitamente visto che pagherà la Rai, la denuncia-querela ed anche la citazione in sede civile per risarcimento danni, al fine di vedere sul lastrico, per il numero di persone e la storia che hanno offeso gratuitamente e temerariamente, personaggi che non meritano di svolgere un servizio pubblico. Poi per nostra generosità potremmo pagargli con i loro soldi un corso di civiltà e giornalismo. Inoltre – dichiara Pisani – dobbiamo far intervenire anche la Commissione Vigilanza, pretendere che il ministro competente spieghi in Parlamento come alcuni personaggi svolgono un servizio pubblico pagato dai cittadini italiani e prendere opportuni e necessari provvedimenti, altrimenti pagare anche il canone Rai sarebbe ancor più una beffa che i cittadini non sopporterebbero”.