Castel Volturno. Una settimana difficile da mettere alle spalle, dopo due sconfitte (la prima in campionato con la Juventus a Torino e la seconda in Ucraina contro il Dnipro) arriva il momento di ripartire per un Napoli non abituato negli ultimi anni a perdere due gare in quattro giorni.
A Castel Volturno si respira un aria insolita, si avverte la tensione sui volti tesi e scuri nonostante i protagonisti si sforzino di dire che si tratti solo di concentrazione per tentare di battere il Chievo in arrivo domenica sera al San Paolo. In sala stampa il mister appare notevolmente arrabbiato, non solo per le sconfitte della squadra ma soprattutto per le critiche che secondo lui parte della stampa ha riservato al suo Napoli.
Si cerca di analizzare le sconfitte, quella di Torino in primis ma soprattutto quella con il Dnipro dove sotto accusa è il solito turn over che è stato mal digerito da un ambiente che non ammette figuracce per l’Europa, anche se si tratta di competizione di saeconda fascia come l’Europa League. Per il mister quella con la Juventus «è stata una sconfitta immeritata, dove solo due episodi hanno condannato il suo Napoli. Soprattutto sul primo gol di Caceres c’è stata una disattenzione, un errore di comunicazione che ci è costato il primo gol. E non diciamo che subiamo troppi gol su palle inattive perchè rispetto alla scorsa stagione siamo migliorati tantissimo, eravamo la miglior difesa fino a ieri e adesso siamo la seconda. Certi errori – continua Mazzarri – cercheremo di correggerli, ma non parlerei diproblema palle inattive perchè è inesatto».
Quando il discorso passa al Dnipro e al turn over Mazzarri si innervoisisce: «Tutte le squadre hanno regolarmente turn over. Molte grandi squadre lo fanno e in settimama ci sono state sconfitte eccellenti, ma sembra invece che solo il Napoli vada in Europa a fare figuracce! Ripoeto, c’è piena sintonia tra me e Bigon e con la stessa società. Vi invito a riflettere sui risultati che in tre anni abbiamo ottenuto, solo che tra di voi (la stampa) cè chi continua a non voler capire o far finta di non voler capire! Noi tutti, me compreso e la squadra, siamo sereni e soprattutto carichi per il Chievo. Io nervoso? Assolutamente carico, vogliamo riscattare queste sconfitte e tentare di ripartire».
Per quanto riguarda il Chievo il mister ripete il suo “vangelo”: «Dobbiamo fare quello che sappiamo fare, ossia essere bravi e concreti nelle due fasi e cercare di essere cinici sotto porta. Il Chievo è una squadra tosta che non dobbiamo in nessun modo sottovalutare». Emergenzq esterni? «Non credo, Zuniga sta andando alla grande, Mesto si sta inserendo bene, Maggio è solo stanco per i troppi impegni ma per me è una garanzia. Dossena si deve solo riprendere e tornare ai suoi standard, forse sta metabolizzando male il fatto che non giochi con la continuità del passaato, ma nemmeno lui si discute. Stesso discorso vale per Behrami che sta giocando tantissimo e per domani vedremo se riusciamo a recuperarlo».
La conclusione della conferenza è al vetriolo quando si riparla della sua situazione contrattuale:«Ho già parlato del mio futuro ma forse mi dovrò ripetere all’infinito! A fine stagione valuterò la situazione, sono a scadenza ma fino alla fine darò l’anima. Poi a bocce ferme la societò mi farà di sicuro una proposta e lì valuterò se avrò ancora voglia e stimoli per andare avanti. Spero di non dovermi ripetere ancora sull’argomento. Miei detrattori dopo le sconfitte? Siamo alle solite, forse sarò antipatico a qualcuno ma i miei risultati, e di riflesso quelli della squadra, sono sotto gli occhi di tutti».
Dopo una settimana difficile si spera di ripartire e che il campo, dopo sconfitte, veleni sulle dichiarazioni razziste e deferimenti vari, restituisca il Napoli vincente già a partire da domenica sera.