Ci sarà un solo ciclone ad abbattersi su Genova, porta il nome di Edinson Cavani. Da ieri le voci di un possibile rinvio della partita, visto il mal tempo in arrivo in gran parte del Nord. L’ufficialità è dell’ultima ora: “Non abbiamo informazioni contrarie alla disputa della partita”, informa Crivello, Assessore alla Protezione Civile del Comune di Genova. Il Napoli non si fermerà. Sarà oggi il giorno giusto per ripartire. Dopo la sfida casalinga con il Chievo, nessun risultato positivo nelle ultime due di campionato. Fermato a Bergamo da un Carmona particolarmente fortunato. Poi al San Paolo, vittima di un Torino motivato e di un Aronica ancora poco lucido a pochi minuti dall’ingresso in campo, esce a testa bassa con un solo punto. La Juve, che nella serata di ieri ha fatto bottino pieno all’Adriatico, scappa a più otto mantenendo il primato in classifica. L’Inter, ormai fuori da un buio tunnel che sembrava non voler finire più, è ancora seconda, con quattro punti di vantaggio sugli azzurri. Non c’è più tempo per sbagliare. Non c’è più tempo per prendersela con comoda. Non basterà il possesso palla a pochi metri da De Sanctis. E’ tempo di colpire e affondare, di portare a casa una vittoria importante. Mazzarri si affida ai titolarissimi, fatta eccezione per Zuniga, ancora fuori per infortunio, e ad Insigne, che al 90% prenderà il posto di un Pandev spento e affaticato. Del Neri raccomanda ai suoi di chiudere tutti gli spazi, schierando un centrocampo a cinque ed Immobile come unica punta d’attacco. Non sarà facile se Hamsik ed Inler non avranno modo di prender palla e impostare il gioco, ma lì davanti c’è qualcuno affamato di gol. Un piccolo scugnizzo che, al di là dei suoi tocchi da campione, di finte e ripartenze da fuoriclasse, è ancora a secco. Un solo gol finora, in casa con il Parma. Partire da titolare gli concederà forse un pizzico di fiducia in più, quella che basta per centrare nuovamente la porta. E poi c’è lui, quel signore lì, che negli ultimi giorni ha fatto il giro del Mondo, il ‘Matador’ Cavani. 93′ no stop e ha servito il poker al Dnipro, regalando ai suoi un successo che, dopo il secondo gol degli ospiti, non era avvistabile nemmeno col binocolo. “Fare bene e segnare è solo il mio dovere”, ha affermato nel post-gara, un dovere che regala sorrisi all’intera Napoli. Concentrazione e umiltà. Servirà tornare indietro a un anno fa, quando al San Paolo andava in scena una goleada che mandò a casa i fratelli genoani con cinque reti di scarto. 6-1 per chi ben ricorda, poi la beffa del ritorno che, a poche giornate dalla fine del campionato, allontanò il Napoli dalla zona Champions. Ora è tempo di tornare a Marassi, in quel Ferraris che cinque anni fa fece da palcoscenico ad uno spettacolo indimenticabile: 10-06-207, Genoa e Napoli tornavano insieme in serie A. Questa volta sarà diverso, ma ancora una volta si cercherà un risultato positivo, utile a lanciare il Napoli a meno punti possibili dalle dirette avversarie.