Nuova svolta crollo in Via Chiaia: la denuncia arriva dal web, le mappe satellitari mostrerebbero la presenza di una una piscina sul tetto

Pochi minuti sono bastati al mondo del web,  subito attivato dopo la forte notizia riguardante il crollo di un’ala d’una palazzina di Via Chiaia e, piu’ precisamente al civico 80, per scovare la presunta causa del crollo.

L’edificio, che si trova poco lontano da quello che ospita il consolato americano, subito dopo la pubblicazione on line dei primi due aggiornamenti, riguardanti l’estenuante lavoro dei Vigili del Fuoco del Comando provinciale, ha sin da subito avviato un forte “movimento” via web di cittadini partenopei, esperti di edilizia e non, intenti a scoprire la vera causa del crollo. I Vigili del Fuco, che attualmente operano sul posto con  4 ben squadre, riferiscono che lo stabile non era in condizioni critiche ed è stato sgomberato.

 Il crollo, avvenuto poco distante da un cantiere dei lavori per la metropolitana di Napoli linea 6, soprattutto sul web ha attivato una serie di verifiche mirate da parte d’alcuni cittadini esperti in costruzioni ch, tramite le mappe di Google, ritengono d’ aver individuato una vera e propria anomalia del palazzo: una piscina costruita sull’attico, proprio nell’angolo venuto giu’.

L’immagine di google Maps, che mostra un’immagine che non consente di comprendere se si tratti effettivamente d’una piscina, apre però dei forti dubbi sulla presenza o meno di decine di litri d’acqua stipati sul tetto d’un antico stabile. Resta comunque un forte dubbio riguardo le cause del crollo e, nonostante le immagini del web siano abbastanza eloquenti, appare chiaro che proprio quella parte di tetto dove viene identificata la presenza della piscina non sia crollata. Ipotesi del web a parte, in tanti aspettano fiduciosi i primi rilevi tecnici da parte del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco che, grazie alla loro esperienza e ai loro tecnici, sicuramente renderanno note al piu’ presto le vere motivazioni del crollo.