Napoli è da sempre la città dei controsensi.
Una città in cui la metro viene chiusa per “poche goccie d’acqua” (come ieri pomeriggio stazione Dante ore 18.00 ndr), ma che allo stesso tempo è un museo d’arte contemporanea unico al mondo. La linea 1, infatti, ospita un museo all’aperto distribuito nelle stazioni della metropolitana: il Metrò dell’Arte. La linea 1 della Metropolitana di Napoli, relativamente giovane nel suo complesso, si distingue tutta per l’elevato contenuto tecnologico, la modernità, l’efficienza, e per la realizzazione di ambienti ampi, luminosi ed eleganti che rendono più piacevole e dunque più appetibile l’utilizzo del trasporto pubblico. Le fermate del Metrò dell’ Arte, ad oggi 8 su tutta la linea (Università – Dante – Museo – Materdei – Salvator Rosa – Quattro giornate – Vanvitelli – Rione Alto) sono state realizzate con la partecipazione di illustri architetti al progetto, da Gae Aulenti a Alessandro Mendini a Domenico Orlacchio, artisti che hanno sottolineato la bellezza delle strutture con l’introduzione all’interno e all’esterno delle fermate di elementi artistici, di sculture, di materiali innovativi, di opere di arte moderna, rendono la nuova tratta della metro collinare un esempio unico al mondo di abbinamento di arte e urbanistica, permettendo una mobilità cittadina rapida, comoda, ecologica, ma anche di grande piacere per gli occhi. Questa è la nuova immagine della città di Napoli, che mira a comunicare al mondo la sua nuova essenza.