L’attesa è finita, il grande giorno è arrivato: è iniziata “l’era Benitez”. Restyling per la sala stampa (backdrop elettronico e gabiotto per gli interpreti) del centro sportivo di Castel Volturno, che non è mai stata così gremita; sono presenti infatti giornalisti da tutto il mondo per assistere alla presentazione ufficiale del nuovo allenatore del Napoli. C’è grande entusiasmo, si respira un’aria di festa in un caldo pomeriggio d’estate che fa da cornice all’evento tanto atteso da tutti i tifosi azzurri. Ore 17.03, Rafa Benitez fa il suo ingresso in sala stampa insieme al presidente Aurelio De Laurentiis ed apre così la conferenza: “Fa caldo, vengo dall’Inghilterra. Ringrazio tutti per essere qui. Ho visto la città, conosco la società, ho parlato con tanti giocatori che hanno affrontato il Napoli e mi hanno detto belle cose. Sono contento di essere qui, in una squadra forte che ha fatto bene e vuole fare ancora meglio”. Un Rafa Benitez entusiasta di cominciare questa nuova avventura della sua carriera nella città partenopea, dove sin dal suo arrivo ieri sera, ha ricevuto già tanti messaggi d’affetto da parte dei tifosi: “I tifosi mi hanno detto cosa visitare tramite il sito. Sono molto contento, io sono spagnolo ed ho qualcosa simile dal punto di vista caratteriale e sarà facile per me capire la mentalità napoletana. Io non sono qui per vedere la città, ma se ho questo sentimento sarà più facile anche per capire i giocatori che ci sono. Ho seguito Insigne, ha fatto benissimo, ma la prima cosa è lavorare per la squadra”, ha continuato il tecnico spagnolo, che ha poi aggiunto: “Devo imparare il napoletano. Ora non sono Rafa, ma Rafè. Voglio conoscere la città ed il sentimento dei tifosi. Tutti i giocatori mi hanno detto l’ambiente del San Paolo com’è, in strada mi hanno fermato in tanti e si vede che la gente ha passione. Sono milioni di tifosi che pensano alla domenica, questo è più di un club. Qui profuma di calcio e spero di fare bene, se inizialmente non lo faremo spero ci sia un aiuto perchè poi lo faremo”. Non poteva evitare di parlare della Champions il tecnico azzurro, molto esperto in tale ambito: “Stiamo cercando di fare una squadra capace di essere competitiva sui tre fronti. Parliamo di Cavani perchè si parla sempre di lui, ma Hamsik è un giocatore importante ed Insigne ha grande futuro. Per me sono tutti importanti. Ripeto, Hamsik per me fa la differenza. Siamo ottimisti e vedo analogie anche con le altre squadre in cui ho lavorato. Ma bisogna vincere per mantenere questa fiducia. Darò tutto per questa squadra, questo club e questa tifoseria. Per gli acquisti abbiamo già parlato col club, sono stati già definiti, non mi importa se siano spagnoli o no, l’importante che siano forti. Possiamo costruire qualcosa di grande. Io posso dare al Napoli delle idee, ma loro hanno già fatto tanto altrimenti non starebbero qui a questi livelli”.
Anche il presidente Aurelio De Laurentiis appare carico e molto entusiasta sapendo che la scelta del nuovo allenatore ha avuto riscontri positivi tra i tifosi e l’intera città: “Napoli non ha bisogno di internazionalizzarsi, è una regina del mondo. Io sono venuto da Los Angeles non per giocare, ma perchè ci credevo. Tutti i giornali più prestigiosi hanno detto che a Napoli non funziona nulla, ma il calcio sì e siamo secondi solo alla Juve. Benitez è il tecnico giusto per noi, ha esperienza internazionale, ci accompagnerà in questa crescita. Avevo parlato di dieci anni, dopo otto anni ne abbiamo concluso uno e con Rafa ne inizia uno. Non si può dire che abbiamo fatto x l’anno scorso e quest’anno dobbiamo fare z. Quest’anno si riparte, è un viaggio diverso che dovrà avere la sua programmabilità e non impostato per vivere alla giornata. Noi non siamo interessati al risultato di oggi, ma quello di domani e dopo domani”. Inevitabile accennare alla questione Cavani:” Io ho parlato con lui, sono in contatto tramite messaggio. Lui è fortissimo, è un giocatore importante per noi. Siamo contenti di lui e aspetto di vederlo e sono disposto a parlare con lui più volte. Con Edinson c’è un ottimo rapporto, non è cambiato nulla. I titoli delle tv non hanno rappresentato in modo preciso le sue parole. Lui non potrebbe mai sminuire l’importanza di un club come il Real Madrid. I titoli si fanno per vendere. Se si fa avanti l’Anzhi lui dice no grazie, ma se si fa avanti il Real, il Barça o il Bayern è umano dire vedrò, valuterò. Lui sa anche che ha firmato un contratto per cinque anni, ora ne restano altri quattro, quindi ha un obbligo ed anche lui avrà la capacità di essere ambasciatore educato di se stesso se volesse andare via. Ma c’è una clausola, e giuridicamente nessuno può fare nulla. Edi sa che Napoli è un grande palcoscenico, qui è una prima donna, altrove non so se sarà la sola ed unica prima donna. Già nelle nazionali riscontra una certa difficoltà, Napoli per lui è una culla vera in cui sente serenità ed esprime la sua potenzialità. Se questa si è esaurita a Napoli è tutto da dimostrare, lui è intelligente e queste considerazioni le farà. Il City ha detto che non può pagare 63mln di euro per Cavani. Può cedere qualche altra cosa, ma che non interessa al Napoli. Il Chelsea invece non ho sentito ‘marina, marina’ marina’, alcuni agenti dicono il Chelsea vi parlerà, ma loro hanno parlato con qualcuno che ha parlato con altri che hanno parlato con altri. La mia società non ha mai ricevuto una telefonata. E’ difficile pagare 63mln di euro, il fair play finanziario condiziona tutti. Il City ha fatto una seconda società per sfuggire al fairplay. Platini, ascoltami bene. Non mi interessa che avrò problemi legali da domani”. Poi su Benitez risponde così: “Ci aiuterà in questo processo di crescita, con risultati che spero ci possano permettere di giocare per sempre in Champions”. Poi su Mertens: “C’è una negoziazione, quando sarà completata l’operazione sarà annunciata”.