Presentato il 27 ottobre alla Casa del Cinema nell’ambito del Festival Internazionale del Film di Roma, il libro scritto da Rosaria Troisi e Lilly Ippoliti, «Oltre il respiro. Massimo Troisi, mio fratello» (120 pagine, 25 euro), edito da Iacobelli, sarà in libreria dal 10 novembre.
Sono passati ormai trent’anni da Ricomincio da tre, il capolavoro che lo consacrò autore, attore e regista e diciassette anni dal 4 giugno del 1994, giorno della sua tragica scomparsa. Dopo tanti anni di dolore e riservatezza, Rosaria Troisi rompe il silenzio e si lascia andare in un commovente e personale ritratto dell’attore.
Coadiuvata da Lilly Ippoliti, da sempre impegnata in progetti educativi per ragazzi a rischio, e autrice di «Dialoghi in controluce», racconto metaforico scritto come personale sfogo dopo la morte di Troisi, la sorella Rosaria ripercorre l’adolescenza del timido ragazzo di San Giorgio a Cremano, nello stesso tempo capace di esprimere attraverso la sua malinconia una grande comicità, che tutti amavano e nessuno ha mai dimenticato.
Dal racconto viene fuori il profilo di un bambino introverso con la passione per il teatro; emergono i ricordi, le difficoltà a scuola, il rapporto con la madre, morta quando era ragazzo, l’affetto per il nonno, gli esordi sul palcoscenico con l’oratorio di Sant’Anna, la semplicità, la simpatia, l’umiltà, il senso dell’umorismo, il coraggio con il quale ha accettato e sfidato la malattia, la capacità di sorridere, sempre, anche davanti alla morte.
Nel libro troviamo inoltre una serie di fotografie inedite, tratte dall’album di famiglia e dalle raccolte personali di Massimo, un’appendice sul cinema di Troisi a cura di Francesco Costa e 10 incisioni di Rancho tratte da alcune scene dei suoi film.