“Siamo in attesa della Legge sul Turismo e continuiamo a dire che si è atteso troppo a legiferare sul riordino del settore commercio in Campania. Il testo sul Turismo è eccessivamente di “sistema”, e crediamo ci si sia fermati solo alla ‘governance’ del Sistema Turistico in Campania, senza affrontare nel merito le problematiche che da tempo si stanno riversando sul settore, in particolar modo sul lavoro”. Queste le parole di Rino Strazzullo aprendo il Decimo congresso regionale della Uiltucs dal titolo ‘Terziario e Mezzogiorno per rilanciare l’Italia’. “Abbiamo più volte formulato osservazioni – continua Strazzullo, segretario generale del sindacato – e proposte per migliorare il progetto di Legge. Non è accettabile che in un territorio come il nostro, il turismo non riesca ad affermarsi come un settore trainante della nostra economia”. A recepire le richieste della Uiltucs l’assessore regionale Pasquale Sommesse che questa mattina ha partecipato ai lavori. “Siamo pronti a rispondere alle richieste che ci pone la Uiltucs. La Legge è pronta e c’è un maxi emendamento che deve essere discusso in aula. Faremo in modo, e questo lo chiedo al consiglio regionale, di discutere il testo per poter avere finalmente una nuova Legge sul Turismo anche in Campania per meglio valorizzare il lavoro che stiamo facendo in questo periodo”.
Altro tema caldo resta quello delle vertenze sul lavoro. Al congresso che ha visto la partecipazione tra gli altri di Brunetto Boco, segretario generale Uiltucs nazionale, di Anna Rea Segretario generale della Uil Campania, del presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni, ha partecipato anche l’assessore regionale al Lavoro, Severino Nappi “Abbiamo visto in questi mesi come il dialogo con le parti sociali e le aziende sia fondamentale. In questa economia che sta cambiando, la Uiltucs fa bene ad interrogarsi sulle diverse tematiche relative al lavoro, ai contratti, agli orari e sull’istituto del part-time. La vera scommessa quindi – spiega l’assessore Nappi – è trovare gli strumenti adatti per l’efficienza del lavoro. L’idea è quella della coesione sociale in modo da avere un confronto importante tra i sindacati, le aziende e le istituzioni”.
“Il rilancio del nostro Paese e del sud può ripartire proprio dal terziario e dal confronto concreto con le istituzioni che devono – conclude Rino Strazzullo – far si che i lavoratori siano rispettati e che in un periodo di spending review le aziende rispettino in termini di orario, salario e diritti chi ogni giorno lavora tra mille difficoltà”.
Eva Pezone