Enzo Fischetti: “ Napoli è meravigliosa, non c’è nessuna strumentalizzazione da parte dei media sulla nostra città”

COMUNICATO STAMPA

Enzo Fischetti, noto cabarettista napoletano ed anche ex arbitro, nonché “professore” di Made In Sud ha allietato la mattinata dei radioascoltatori di Radio Antenna Uno, intervenendo come ospite nel programma calcistico “Uno In Goal” condotto da Raimondo Castaldo. Infatti, come ogni mercoledì, all’interno del contenitore sportivo si è sato spazio al tifoso del mondo dello spettacolo. Diverse sono state le domande a cui ha risposto Fischetti, tra queste ha avuto a cuore anche di parlare della sua città: “Una strumentalizzazione eccessiva contro la città di Napoli da parte dei media nazionali? Secondo me questa non c’è, anche perché nei telegiornali sono costretti a parlare di fatti negativi. Talvolta si esagera sia in un senso che in un altro”.

Immancabili le domande sulla figura del direttore di gara, ruolo che lo stesso Fischetti ha ricoperto per alcuni anni all’interno delle categorie minori. Dato il recente incubo del calcio scommesse che ha travolto nuovamente il calcio italiano, abbiamo chiesto a Fischetti se gli fosse mai capitato di aver ricevuto qualche intimazione ad alterare un risultato; la sua risposta è stata alquanto chiarificatrice: “Ma quando mai (ride) all’epoca tutto l’incasso della partita era di un massimo di 400mila lire, la nostra paga era esigua, figuriamoci se qualcuno ci chiedeva di truccare un risultato. E po pe’ vint’euro? (l”e poi per venti euro) impossibile. Se ho mai rischiato la mia incolumità fisica per arbitrare una partita? Beh sì. Una volta stavo per fischiare la fine di una partita quando il capitano dell’altra squadra mi ha preso per un braccio e mi ha detto ma che stai facendo fischi? Noi stiamo perdendo, te lo dico io quando devi fischiare. A quell’invito così deciso non seppi dire di no, ma ad un certo punto, avendo capito che la sua squadra non avrebbe mai segnato, gli ho riferito che avrei decretato la fine: altrimenti facevem’ a nuttat’…( facevamo la nottata)”.

Il professore prosegue la sua intervista fornendoci il proprio punto di vista sulla possibile introduzione della tecnologia nel calcio: “Sono molto favorevole. Magari non in tutti i casi, ma almeno nelle situazioni dei goal fantasma sarebbe doveroso. Che poi hanno messi quegli arbitri addizionali che non si è capito a cosa servono. In più non sapevano che nome dargli. Prima introdussero un quarto arbitro e non trovando un nome adatto lo definirono Quarto Uomo. Poi, hanno messo il quinto ed il sesto arbitro e, non riuscendo a trovare un titolo consono, hanno deciso di chiamarli addizionali”.

Fischetti cadenza le sue opinioni tra la serietà dei giudizi di chi ha vissuto il calcio dall’interno e la comicità innata del suo animo da cabarettista.

Infine il cabarettista partenopeo ci ha deliziato con un must del proprio repertorio: l’analisi delle parole del dialetto napoletano . Delucidazioni esilaranti a riguardo di alcune espressione come “Ascì a parient” o “Chiuov” che hanno rallegrato il popolo di Antenna Uno in ascolto. Chiusura del collegamento dedicata ai prossimi impegni personali e di Made In Sud.