Questa mattina è prevista la partenza di diversi volontari napoletani diretti a Benevento e a Castel Volturno, dove il maltempo degli ultimi giorni ha creato il maggior numero di danni e ben tre vittime. Si innesca una polemica sui mancati allarmi: “Il Sindaco di Benevento ha ragione a prendersela con la Protezione Civile. Quella Regionale – accusa il consigliere regionale di Davvero Verdi Francesco Emilio Borrelli – è stata trasformata negli anni dall’ex governatore Caldoro e dall’ex assessore Cosenza in una sorta di inutile ufficio meteo con poche competenze e poca operatività. Il Capo della Protezione Civile Nazionale, invece, ogni volta che parla ci sembra poco preparato e inadeguato al ruolo che riveste. Un signore che impunemente ha affermato, nei giorni scorsi, che si potrebbe utilizzare il piano di evacuazione vecchio e mai testato del Vesuvio anche per Campi Flegrei, che invece non ne hanno alcuno, ci fa capire a che livelli di improvvisazione è arrivata questa struttura, nonostante i milioni di euro spesi negli anni in consulenze, incarichi e studi affidati senza concorsi e per affidamenti diretti. Che affidabilità possono avere strutture ridotte in questo stato e gestite in modo alcune volte dilettantistico? Purtroppo anni di saccheggio selvaggio del territorio, con complicità spesso criminali delle amministrazioni pubbliche, e l’abusivismo selvaggio hanno prodotto questo ennesimo disastro, con tre vittime e gravissimi danni. Per evitare che queste tragedie si ripetano c’è solo una cosa da fare: investire nella messa in sicurezza del territorio campano.“
Intanto il geologo e docente della Federico II Franco Ortolani ha spiegato in diretta alla Radiazza con Gianni Simioli che la pericolosità di determinati territori è oramai ultra nota. “Senza interventi da parte delle autorità competenti, il rischio è permanente – ha spiegato – e bisognerebbe spostare dai luoghi dove vivono circacinquecentomila campani a partire, ad esempio, dai quartieri di Soccavo e Pianura a Napoli per evitare disastri a causa delle piogge e del dissesto idrogeologico.“
Valeria Saviano