Dal 4 al 10 dicembre 2015, presso lo spazio Gino Ramaglia “Artisti in Vetrina” in via Broggia a Napoli, si terrà “Il Circo Infinito“, la mostra dell’artista Giovanni Castaldi.
“Il circo infinito” è la dualità eterna tra un’anima che viaggia tra lo spazio ed il tempo e sincronicamente si evolve tra un esperienza e l’altra, sostenendo il piano universale, prima di ritornare tra le luci di casa, ed un anima che vaga infinitamente nei labirinti terreni, incapace di sciogliere i nodi della materia, schiava ed assuefatta, imprigionata nelle tenebre come in un interminabile giro di giostra senza riuscire a trovare né pace, né luce.
E’ giocando sul filo degli opposti equilibri che l’autore propone questo ultimo format che chiude la trilogia partita con “Squarci…laddove trovi crepe penetra luce”, proseguita con “In labirinti iber-nati”, dove è solito snodare trasversalmente le proprie tematiche tra versi, istallazioni, all’occorrenza performance live in location, teatri e gallerie tra Napoli, Firenze, Barcellona e Munchen dove il creativo si è cimentato negli ultimi anni, con lo scopo di creare un cono di armonica energia con fini evolutivi tra i concetti materializzati in opere dell’artista e la percezione e l’emozione dello spettatore.
“L’arte di Castaldi è fortemente esoterica, astratta e multimaterica. Avvalendosi di oggetti quali catene, lucchetti, pennelli, pietre marine, reti e altro, unitamente all’uso dell’acrilico, l’artista intende rappresentare la condizione umana che, seppur in apparenza mutevole e sfuggente, si rivela immutabile e immobile, vanificando la ricerca di ogni possibile soluzione. Nonostante sia a portata di mano, perché dentro di noi, la soluzione, paradossalmente, è troppo vicina per essere vista e, pertanto, rimane irraggiungibile.
Nell’opera di Giovanni Castaldi è ravvisabile l’influenza del cinema di Kubrick: la sua arte, benché provocatoria, non esprime una morale, lasciando la libera interpretazione allo spettatore.
I suoi versi, invece, richiamano le rime imperfette di Pasolini, formate da semplici assonanze e consonanze e dall’utilizzo ridondante degli aggettivi. La poetica di Castaldi coglie il divario esistente tra la vita interiore e quella esteriore, nonché la dimensione alienata dell’uomo-massa“. Claudia Del Giudice
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Giovanni Castaldi è un artista concettuale, che nella poliedrica e trasversale forma di comunicazione creativa, adotta e divulga temi, tra il reale ed il surreale, il provocatorio ed il banale, il visibile e l’invisibile e tutto ciò che abbia a che fare con le dualità e le mille altre sfumature del viaggio, raccontando a suo modo i vari percorsi dell’esperienza, che si intrecciano tra il terreno e lo spirituale sempre cercando uno snodo nella più stretta quotidianità di ognuno. Istallazioni, performance interattive dal vivo, versi, suoni, colori rafforzano quindi in maniera sensoriale ed emozionale i suoi concetti, con lo scopo di unire su unico piano dimensionale e proiettare su un unico verso le energie creative materializzate, la percezione dell’interlocutore/spettatore e l’opera stessa, la finalità è creare un unico cono di armonica ed evolutiva energia e consapevolezza.
I primi passi evolutivi/creativi sono stati percorsi in Toscana a Firenze proseguendo tra Barcellona e Monaco di Baviera dove l’autore e performer si è alternato a vivere, iniziando a proporre estemporanee su tela, istallazioni, partecipando ad eventi letterari, artistici e di moda, fino a creare poi dei veri e propri format sotto forma di performance dal vivo integrando delle mostre che trasversalmente porta in giro per teatri e location.
Per info: blaugrana2010@libero.it – claudiadelgiudiceart@gmail.com – galleria@ginoramaglia.it
Ester Veneruso