Il Teatro Scientifico presenta alla Galleria Toledo due atti unici: “La bambola” e “La putana”

Debutta venerdì 4 marzo 2016, alle ore 20.30 a Napoli, alla Galleria Toledo, lo spettacolo del Teatro Scientifico, “La bambola” e “La putana”, ideato, diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa. Due atti unici mai rappresentati, scritti dallo psichiatra veronese Vittorino Andreoli, accomunati dalla tematica sessuale. In scena fino all’8 marzo. Andreoli, con il linguaggio scarno e diretto della quotidianità, non edulcorato, drammatico e ironico, che squarcia il velo di perbenismo ipocrita sotto il quale l’uomo ama nascondersi, ci conduce in un mondo dove ogni cosa è rappresentata per quello che è e all’estremo (sesso, sentimenti, violenza e passioni) per rivelarci le pulsioni dell’uomo, i suoi desideri più proibiti e segreti. Teatro di parola che squarcia e scopre l’io recondito, che lo svela nella sua crudezza per cercare di capire il disagio, la malattia, la realtà.

La bambola” racconta di un uomo (potrebbe essere il vicino della porta accanto) e le sue ossessioni. Andreoli, profondo conoscitore della mente umana, sviluppa in maniera insolita il tema della violenza contro le donne, indaga nella mente del maschio e racconta cosa avviene nella testa di quest’uomo. “Hai le scarpe che ho scelto. Tu non puoi cambiare idea. Tu sei mia. Mia per sempre. Tu pensi quello che io penso. Tu vuoi quello che io voglio”.

La putana”: confessioni tra il divertente e l’amaro di una donna che, con un linguaggio popolare e senza filtri, parla al pubblico della sua vita, dei suoi desideri e della cruda realtà del suo quotidiano. Con un passato di sofferenza che lei in qualche modo giustifica, accetta con pragmatica rassegnazione l’ineluttabilità del suo destino e del suo “mestiere” che racconta in modo schietto, sincero e con disinvoltura, celando l’amarezza che però in alcuni momenti emerge. Spaccato sociale che ci mostra un mondo che non è lontano come si potrebbe pensare, ma che spesso si preferisce non vedere o tenere nascosto.

A Verona, il Teatro Scientifico si radica alla scena della ricerca dal 1967, prossimo oramai a celebrare mezzo secolo di attività, negli spazi del Teatro/Laboratorio. Una storia familiare che attraversa generazioni e che persevera con spettacoli di grande spessore e onestà intellettuale, qual è “La bambola e La putana”, diretto e interpretato da Isabella Caserta e Francesco Laruffa. Presentato a Galleria Toledo dal 4 all’8 marzo, appartiene al nobile genere di teatro, sempre attuale, che pone domande e propone interpretazioni ai comportamenti aberrati e ai lati oscuri della società umana. Queste le problematiche che Vittorino Andreoli, psichiatra e scrittore veronese, ha messo a fuoco con “La bambola” e “La putana“, due atti unici, qui assimilati a creare una sinergia narrativa coerente, in cui un uomo e una donna, Laruffa e Caserta, incarnano gli aspetti disturbati e disturbanti del maschile e del femminile, osservati dal punto di vista più intimo e nascosto dell’identità. Proprio per l’efficacia dei due testi scelti e per l’abilità nel metterli in scena (si consiglia al solo pubblico adulto), lo spettacolo sta ricevendo sulle scene italiane grandi consensi di pubblico e critica, e per questo la Galleria Toledo sceglie di programmarlo in concomitanza con la Festa della Donna, sciaguratamente sempre più associata agli innumerevoli casi della violenza di genere e ai femminicidi realizzati negli ambienti domestici. Ancora una volta il teatro è asservito alle grandi problematiche della società civile e scava nelle pieghe dell’identità dell’uomo e della donna, per svelare i meccanismi e il cortocircuito che determinano un pericoloso mal di vivere generato nel contesto più sicuro per antonomasia, l’ambito familiare.

Orario spettacoli: dal martedì al sabato ore 20.30 – domenica ore 18.

Galleria Toledo, teatro stabile d’innovazione
Via Concezione a Montecalvario 34
80134 Napoli

Per info: 081.425037 – galleria.toledo@iol.it

Ester Veneruso