Un fine settimana ricco di appuntamenti al Museo del Sottosuolo di Napoli: venerdì 18 marzo torna la rassegna musicale “Suoni dal Sottosuolo” con Linda & The Greenman e il Riva Acoustic Duo; sabato 19 si festeggia il padre della lingua italiana con tre repliche de “L’Inferno di Dante” e domenica 20 alle ore 21 va in scena “Io, James Dean”, omaggio teatrale al grande attore statunitense, in scena Antimo Buonanno, la regia è di Antonio Vitale.
Venerdì 18 marzo dalle 22.30, secondo appuntamento con la rassegna musicale “Suoni dal Sottosuolo”, nata dall’incontro e dalla volontà delle associazioni Tappeto Volante di Domenico Maria Corrado, Le Sfuriate e il Rockalvi Festival nella splendida ed unica location del Museo del Sottosuolo in Piazza Cavour N.140 a Napoli.
Una kermesse unica, in una location eccezionale: il Museo del Sottosuolo di Napoli, tra cisterne e rifugi post guerra, tra tufo e cunicoli, dove il presente e il passato si incrociano.
Dopo il primo appuntamento dell’11 marzo scorso con gli ELEM, venerdì 18 il Museo del Sottosuolo di arricchisce ancora una volta di buona musica con Linda & The Greenman e il Riva Acoustic Duo.
Il nuovo progetto di Gigi Giancursi (ex-Perturbazione) e Linda Messerklinger (attrice) prende il volo attraverso il duo Linda & The Greenman. I primi brani sono stati lanciati nell’infinito spazio del web e attendono solo di sentirsi solleticati sul “play”, chitarre ed ugole hanno voglia di scandire note e parole in giro per l’Italia (oltre che in studio di registrazione). È possibile seguire il nuovo progetto di Gigi Giancursi e Linda Messerklinger su Facebook, twitter e youtube. Per la band è l’unica data campana.
Ad aprire il concerto i campani RIVA in acustico, in chiusura un DjSet speciale per festeggiare San Giuseppe. Spazio dunque alla musica venerdì 18 marzo dalle 22.30 al Museo del Sottosuolo di Napoli.
“L’Inferno di Dante” è in scena al Museo del Sottosuolo di Napoli per tutto il mese di marzo. La colonna sonora originale, scritta per lo spettacolo, è di Enzo Gragnaniello, le coreografie di Monica Caruso, i costumi di Federica Amato e le maschere di Luca Arcamone, le luci e effetti speciali sono stati creati da Franco Polichetti. Eccezionale è il cast artistico che vede in scena Salvatore Mazza, Enzo Varone, Ciro Zangaro, Francesco Merlino, Simona Fasano, Rodolfo Medina e molti altri interpreti e ballerini. La regia è di Domenico M. Corrado.
Basato sulla Prima Cantica dell’Opera di Dante Alighieri, racconta il viaggio del Sommo Poeta tra i dieci cerchi dell’Inferno alla ricerca dell’Amore. Un susseguirsi di incontri con i personaggi straordinari del regno delle anime dannate in una cornice che non potrete dimenticare.
L’obiettivo è far vivere il luogo che ospita lo spettacolo e aumentare ancora il coinvolgimento dello spettatore.
“L’inferno di Dante” nel Museo del Sottosuolo si realizza in tre momenti, ognuno dei quali vedrà protagonista una sala differente del Museo che si sviluppa per circa 3000 mq a 25 metri sotto piazza Cavour, nel cuore della Città, a pochi metri dal Museo Archeologico Nazionale.
Domenica 20 marzo alle ore 21 al Museo del Sottosuolo: “Io, James Dean” – Viaggio drammatizzato nella vita di James Dean, di e con Antimo Buonanno, regia di Antonio Vitale. Lo spettacolo è vietato ai minori di 14 anni.
“Sogna come se potessi vivere in eterno, vivi come se dovessi morire oggi”.
Divo fragile e vulnerabile ma anche rivoluzionario, James Dean, era un ribelle che amava correre troppo veloce per vivere e troppo giovane per morire.
Tutti coloro che gli sono stati vicini sono scomparsi prematuramente, la sua leggenda continua ancora oggi ad appassionare intere generazioni che riconoscono in lui il precursore dell’insofferenza giovanile. L’impronta dei suoi blu jeans è ancora viva, cosi come i suoi sguardi indirizzati verso quella gioventù bruciata troppo in fretta.
Prototipo di ogni Dean-ager, recitò nel modo in cui visse e visse come recitò sul grande schermo.
Un gigante del cinema, che ora riposa nella Valle dell’Eden.
E se in realtà non fosse morto?
Note di regia
È sempre interessante poter curare la regia di uno spettacolo che racconta la vita di un personaggio realmente esistito ed è per questo motivo che ho accettato ben volentieri di dirigere “Io, James Dean”.
Ho avuto modo di conoscere meglio questo personaggio avvolto nel mito del giovane “misterioso” e “tenebroso”, approfondendo aspetti della sua vita poco conosciuti dal pubblico che emergono nei minimi particolari nel monologo ben interpretato dall’attore Antimo Buonanno. La cura dei particolari, infatti, caratterizza sempre le mie regie ed anche per “Io, James Dean” ciò emerge non solo attraverso la parola ma anche e soprattutto attraverso azioni teatrali dove è il corpo dell’attore a parlare, a trasmettere emozioni forti al singolo spettatore. Questo perché James Dean ha vissuto una vita sempre oltre il limite e ritengo sia opportuno raccontare alcuni passaggi di essa non attraverso la semplice parola, che ha la sua importanza all’interno dello spettacolo, ma attraverso azioni ben coordinate che arrivano al pubblico in maniera più chiara e più incisiva. Ho mirato, inoltre, volutamente a sdoppiare James Dean. C’è un Dean/narratore che racconta alcuni episodi della sua vita, leggermente distaccato ed un Dean/intimistico che vive determinati episodi, calandosi totalmente in ogni situazione. Questa scelta è stata dettata anche dal disturbo che affliggeva l’attore di “Gioventù Bruciata”, da scoprire durante lo spettacolo.
Infine, ho ritenuto opportuno vietare lo spettacolo ai minori di 14. Antonio Vitale
Museo del Sottosuolo di Napoli (diretto da Luca Cuttitta)
Piazza Cavour, 140 (vicinissimo alla fermata della Metropolitana linea 1 e 2 di Museo)
Per informazioni e prenotazione (consigliata): www.tappetovolante.org – 081.8631581 – 3391888611
Ester Veneruso