“Ogni memoria rappresenta un affresco nelle pagine dell’esistenza di un popolo e di un individuo. Come un grande fiume che scorre. Ogni goccia d’acqua è una memoria. Uomo, storia, tempo. Una parola per ogni pensiero. Per raccontare ciò che è stato. Per non dimenticare“.
È al via il secondo appuntamento di Mnemòsine, ricordo, suggestioni, narrazione con due generazioni a confronto: Elena Varriale ed Erika Filardo. Le due poetesse si confronteranno sul tema “La memoria tra consapevolezza ed impegno”, giovedì 31 marzo – ore 18.30 presso la galleria Le Quattro Pareti, in Via Fiorelli 12/D (Na). L’ingresso è libero.
Il ciclo di incontri è organizzato da CaffèLetterario (gruppo-comunità virtuale del social network Facebook, fondato da Argia Di Donato) e Le Quattro Pareti (galleria d’arte dell’avv. Maria Giovanna Villari), in collaborazione con la libreria di tutti IOCISTO, il movimento culturale Liberiamo il cratere, le associazioni La casa di Mercurio, Le Cose che vanno, Novello Aedo, l’organizzazione Arilù Music e la Drogheria Fiorelli. Le opere pittoriche dell’artista napoletano Raffaele Pisano in omaggio a Parthenope, fanno da cornice all’intera manifestazione.
Dopo il successo dell’inaugurazione con la giovane autrice Lavinia Petti con “La memoria per costruire il presente”, la kermesse entra nel vivo della discussione con incursioni nel sociale e nelle tematiche di impegno civile con Elena Varriale, autrice di Intralci ed intervalli (Fara Editore), poetessa campana di spicco e impegnata con temi di attualità e di interesse internazionale. Per il secondo incontro, Mnemòsine propone una perfomance poetica di grande impatto emotivo. Gli “Intralci ed intervalli”, come nella vita di ognuno di noi, prestano il fianco a dubbi, perplessità, aneliti e speranze. Il raccordo tra la consapevolezza e l’impegno civile è espresso in parallelo tra due donne, Elena ed Erika, attraverso esperienze e sensazioni diverse: due anime, l’una di fronte all’altra, due generazioni e due memorie allo specchio.
MNEMÒSINE, Ricordo, suggestioni, narrazione.
“Ognuno di noi è una persona unica in funzione del proprio vissuto e dell’enorme bagaglio di sensazioni, emozioni e ricordi che ha contraddistinto la propria vita”.
Il ruolo della memoria nel percorso individuale e collettivo. Dal recupero delle proprie radici alla costruzione di un futuro possibile, attraverso un viaggio interiore che offre, nella riflessione individuale, un’opportunità per affrontare con una differente chiave di lettura i temi comuni della moderna società. È una celebrazione della Memoria nella sua accezione più antica, Mnemòsine, la madre delle muse tutrici delle arti, e di tutti gli aspetti a essa connessi, per acquistare la consapevolezza di ciò che si è e del proprio ruolo nel mondo.
Quattro, dunque, i temi proposti, e quattro le tappe e gli aspetti diversi della relazione tra uomo e memoria (la memoria per costruire il presente; la memoria tra consapevolezza ed impegno; la memoria visionaria dell’io; la memoria nel recupero delle proprie radici), illustrati tramite un approccio letterario e poetico contraddistinto dagli ospiti della manifestazione che via via si alterneranno nei locali de Le Quattro Pareti (Via Fiorelli 12/D – NA) fino a tutto aprile 2016.
I prossimi incontri saranno “La memoria visionaria dell’io”, giovedì 14 aprile – ore 18.30, di cui si farà portavoce la poetessa Carolina Cigala con Respiri (Tullio Pironti Editore) in un altalenante collazione di ricordi e visioni oniriche che trasportano verso l’universo intimista e poliedrico della coscienza. Relatrice, la giornalista Paola De Ciuceis.
Chiuderà il ciclo di appuntamenti in onore della memoria, “La memoria nel recupero delle proprie radici”, con venerdì 29 aprile – ore 18.30, Maurizio Ponticello, autore di Forse non tutti sanno che a Napoli… (Newton Compton), un incredibile viaggio che percorre oltre duemilaseicento anni della storia di Napoli e delle memorie perdute, presentate sotto una luce nuova che rivela aspetti insoliti, a volte oscuri ma pur sempre affascinanti. Relatrice, la giornalista Federica Flocco. Letture a cura di Camilla Aiello, avvocato, attrice.
NOTA AL LIBRO
“Sono strane le parole del poeta – afferma Elena Varriale – raccolgono voci di materia inerme e nei dettagli fermano il pensiero”. Parole vicine e lontane, d’amore e rabbia, di fuoco e di sale, che danno certezza ma al contempo cavalcano dubbi per stravolgere il cuore di chi annega nel mare dell’ineluttabile sé. Un’estenuante ricerca, quella della Varriale, oltre le palizzate della menzogna e dell’ipocrisia, un perpetuo scavare nei solchi dell’intimo sentire, una ostinata esplorazione che si fa inchiesta e denuncia tra l’essere e l’apparire nel mare dei pensieri, ove le parole “come calca per strada, ondeggiano incompiute tra intralci ed intervalli”. Quale persuasione resta al pioniere che si districa nel groviglio delle illusioni terrene? Conforto è la meraviglia che percepisce vita vigorosa e pulsante tra le pause del cuore, ristoro e balsamo per l’anima sono “la gioia del perdono, l’eternità del ricordo, la forza dell’esempio”, e la voce del poeta a cantare mentre, “in disparte, su uno sgabello confusa tra le ombre della sera resterà solo Lei, mesta e silente, a fissare pennellate d’orizzonte. La libertà”.
La silloge, composta da 39 poesie, percorre un tracciato costellato da ansie e aneliti, gioia e dolore, dubbi e certezze attraverso il quale l’artista incede a volte con passo deciso, talvolta con passo incerto attraverso il labirintico sentire della propria anima. Il verso, cadenzato dal ritmo tamburellante, si dipana e si svela nella sua semplicità convincente attraverso l’elaborata ricerca della parola senza mai farsi banale, talvolta disarmando e appassionando e travolgendo chi legge nel turbinio di fugaci ma pregnanti emozioni.
La poetica di Elena Varriale arriva al cuore con tutta la forza “prepotente” di chi non si arrende di fronte alle ingiustizie dell’operato umano e si fa impegno civile concreto e appello sempre tonante. La voce del poeta diventa monito, allora, per chi è incapace di porsi domande e dubitare, anche di se stesso, e speranza per chi, pur cosciente dei limiti dell’animo umano, non perde la speranza di una nuova e possibile intesa.
Le 4 pareti sono uno spazio su strada a via Fiorelli 12 d, Napoli.
Vi si tengono con regolarità mostre d’arte, fotografia, presentazione di libri, incontri e tante altre manifestazioni di cultura.
Per info: 081.665870 – mgvillari@libero.it.
Ester Veneruso