L’Asilo, insieme al Coordinamento per la democrazia costituzionale di Napoli e al laboratorio cittadino Massa Critica #decidelacittà, propone dei dialoghi tra autori, studiosi, ricercatori, realtà di movimento, per interrogarsi sul rapporto tra conflitti, costituzioni e pratiche di autogoverno, nel tentativo di costruire un momento di contaminazione tra domande, problemi e il vasto terreno delle pratiche di democrazia partecipativa e di difesa dei beni comuni che si sono sviluppate a Napoli e in Italia negli ultimi anni.
Il primo incontro (venerdì 29 aprile ore 18) vede protagonista il costituzionalista Gaetano Azzariti autore del libro “Contro il revisionismo costituzionale” (Laterza 2016), nel quale descrive la grave distorsione politica e giuridica per cui negli ultimi anni le Costituzioni sono stravolte e modificate da nuovi “sovrani”: governi sempre più svincolati dai parlamenti e dalla vita democratica del Paese che a colpi di maggioranza neutralizzano le carte fondamentali riducendole a semplici statuti sul modello dei vecchi Stati liberali. Qual è la vera cifra della riforma costituzionale appena approvata dal Governo Renzi? Come una semplificazione oligarchica volta a comprimere ulteriormente gli spazi di agibilità politica e democratica, coinvolge anche i protagonisti delle lotte sociali? Il referendum costituzionale su cui i cittadini saranno chiamati a votare presumibilmente a ottobre sarà una sfida che andrà raccolta anche dai movimenti? E come?.
Gaetano Azzariti è ordinario di Diritto Costituzionale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Roma “La Sapienza”. Ha fondato ed è condirettore della rivista on line “Costituzionalismo.it”. Collabora con quotidiano “il manifesto”. Di recente ha pubblicato Il costituzionalismo moderno può sopravvivere? (Laterza, 2013). Ha seguito di recente i lavori della seconda Commissione Rodotà sui beni coni comuni.
Nel secondo incontro (martedì 3 maggio ore 18) il filosofo del diritto Geminello Preterossi presenta il suo ultimo libro intitolato “Ciò che resta della democrazia” (Laterza 2015), nel quale si misura con la tradizione politica moderna cercando una via d’uscita a quello che sembra essere l’inevitabile esito nichilistico della democrazia, per il quale sembra non esserci rimedio all’opacità del potere e all’apatia politica che investe molti strati della società. Per l’autore «la volontà attraverso cui si costruisce la democrazia moderna vive in dimensioni collettive e mira a concretizzare idee che motivano all’azione sociale in virtù dei loro contenuti». Per questo è necessario discutere e continuare a cercare un’opzione teorica che non accetti «quelle interpretazioni che riducono la libertà a volontà di nulla».
Geminello Preterossi è professore di Filosofia del diritto e Storia delle dottrine politiche presso l’Università di Salerno. Si è occupato di classici della filosofia come Hegel e Schmitt e dei concetti politici, pervenendo a un’analisi storica e teorica delle trasformazioni della democrazia nel quadro della crisi della rappresentanza e del diritto pubblico europeo. Tra i suoi libri: Carl Schmitt e la tradizione moderna (1996); Autorità (2002); L’Occidente contro se stesso (2004); La politica negata (2011), Crisi della Democrazia (2015)
Gli incontri, come tutte le iniziative all’Asilo, sono ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo e dell’immateriale per produrre arte e cultura.
Per ulteriori informazioni: info@exasilofilangieri.it
Ester Veneruso