E’ Partita decisamente con il piede giusto la prima edizione della manifestazione che prende il nome dall’imperatore romano nato nel 3 a.c. Sergio Galba e i numeri, infatti, lo dimostrano. “Tra i Vicoli di Galba”, una due giorni interamente dedicata alla storia, all’arte e alla cultura di Terracina, è stato un vero successo curato nei minimi dettagli dall’associazione Ecco Fatto di Massimo Lerose e Irene Chinappi, patrocinata e finanziata dalla Provincia di Latina – Assessorato ai Centri Storici, assessore Davide Minchella con il patrocinio di Confindustria Latina, Terracina d’Amare,l’associazione Eventi, il Comune di Terracina e il sostegno dell’Albergo Mediterraneo.
I numeri parlano chiaro, il sangue romano che scorre nelle vene dei tanti presenti alla manifestazione è il segnale piu’ forte che lega Terracina alla sua gloriosa storia. Oltre 700 i visitatori ospitati in tre ambienti del Liceo Leonardo da Vinci : l’atrio, la biblioteca e l’aula magna. Sette gli appuntamenti suddivisi in due giornate: venerdì 6 e sabato 7 gennaio 2012 dove una partecipazione davvero confortante ha portato l’assessore Minchella a commentare: “la grande affluenza di terracinesi testimonia come i centri storici possano far riscoprire l’identità delle comunità della Provincia di Latina ed essere strumento di emancipazione sociale e culturale”.
Il pubblico ha gremito una sala di circa 400 persone accogliendo il critico d’arte Vittorio Sgarbi arrivato puntualissimo per la consegna del “Premio Sergio Galba” a lui assegnato in merito al saggio sui ritratti della donna nell’arte “Piene di Grazia” (Bompiani), il 6 gennaio alle 18. In una carrellata di immagini che, partendo dall’Annunciata di Antonello da Messina, “la figura femminile più affascinante di tutti i secoli”, ha affrontato in maniera sublime paragoni tra le meraviglie artistiche partorite da grandi artisti del passato con le odierne “bellezze” del nostro paese. Un pubblico variegato ha applaudito il critico che, definendo la figura forte e determinante della donna in relazione all’uomo, ha affascinato tutti i presenti.
Il premio per la narrativa, invece, è stato assegnato al bravissimo giornalista siciliano de Il Giornale, Panorama e Rai 5 Pietrangelo Buttafuoco che,attraverso una scrittura narrativa accattivante, è riuscito a descrivere in forma di “cuntu” nel suo “Il sole e la
luna” (Bompiani) la leggenda del messinese Scipione Cicala trascinando il lettore in un viaggio nelle scorribande piratesche che tra il 1500 e il 1600 hanno devastato le coste italiane tra miti, religione, magia e incanto. Un premio speciale ai 150 anni dell’unità d’Italia è stato consegnato dal Club Rotaract (sezione Terracina-Fondi) a Roberto Ippolito con il suo “Belpaese maltrattato” (Bompiani) nel giorno in cui, il 7 gennaio, si celebrava l’anniversario (215 anni) del tricolore. Così che l’occhio attento di un osservatore che ha catalogato il patrimonio storico-archeologico italiano deturpato e lasciato all’incuria, ha incontrato la determinazione dell’attore politico, l’assessore Minchella, che ha manifestato con decisione il suo impegno nella tutela dei centri storici della provincia di Latina.
Un momento particolarmente importante è stato quello dedicato all’ illustre terracinese Piero Longo, archeologo e docente di Epigrafia Latina all’Università di Perugia il quale ha svelato che il primo miliare dell’Appiaantica, che è anche il primo al mondo, giace all’interno di Villa Salvini a Terracina. Attraverso una carrellata di immagini ha parlato dell’antico complesso termale, della Chiesa della Maddalena, oggi tutti all’interno della proprietà privata, moderato dallo scrittore Massimo Lerose che nel suo Solitario (Prospettiva) ha fatto di Villa Salvini la sede di alcuni misteri. Ai dibattiti si sono alternati momenti di musica, teatro e fotografia. Dall’intermezzo degli Internodue che hanno anticipato l’incontro con Sgarbi, passando per le immagini dei vicoli di Terracina fino al frizzante “Fantasmagorico”, il reading spettacolare per la regia di Massimo Lerose con Massimo Lerose e Adriana Tari accompagnati dal sottofondo dei Let’s Jazz.
Fondamentale per la riuscita dell’iniziativa è stato l’eccellente supporto logistico e tecnico, nonché l’apertura degli spazi necessari da parte del preside Carmelo Palella dell’istituto scolastico “Leonardo da Vinci” che ha ospitato l’evento nei giorni festivi, mettendo a disposizione dell’organizzazione uomini ed attrezzature per ogni necessità e mantenendo fede al suo impegno per la crescita della città.