A grande richiesta, dopo il passaggio su “Il Settimanale Campania” di RAI3 (al minuto 17,56), replica domenica 16 ottobre 2016 (ore 11.00) “Facimmoce ‘a croce: Napoli e i suoi Altarini“, un viaggio tra tradizione, urbanistica e teatro. La visita guidata teatralizzata ideata dall’Associazione Culturale NarteA, tra percorso turistico e pièce teatrale, mostrerà la storia e l’evoluzione delle edicole votive. In gergo “altarini”, questi tabernacoli sono espressione di culto comune e di riconoscenza a santi e madonne, ma pure di fede e idolatrie pagane per calciatori e cantori di quartiere eletti come “miti”.
A Napoli, il “tabernacolo”, ossia l’edicola votiva, è un elemento di arredo urbano e al tempo stesso oggetto di culto, presente già dalla seconda metà del XVI secolo, che ricorre come parte integrante del tessuto abitativo, soprattutto nell’area di fondazione greco-romana. Osservando l’evoluzione di questi “altarini”, si può vedere come la complessità di un fenomeno religioso-devozionale si trasforma dalla dimensione privata a rappresentazione della collettività che unisce il sacro al pagano, ma anche alla creatività estemporanea dei cittadini. Il territorio partenopeo diventa un vero labirinto di “simboli”: le edicole votive sono espressione di culto comune e di riconoscenza a santi e madonne, ma pure di fede e idolatrie pagane per calciatori e cantori di quartiere eletti come “miti”.
Le edicole votive sono dette in gergo “altarini” e si rivelano come una vera e propria caratteristica partenopea. “Questa visita vuole evidenziare come le edicole votive siano il segno di una tradizione e di usi ormai scomparsi, tracce di un passato storico, artistico, e religioso – spiega Febo Quercia, direttore artistico di NarteA – Divenute ormai parti integranti del contesto cittadino, che valorizza i vicoli della nostra città, questi altarini rappresentano il bisogno che il popolo napoletano ha sempre avuto di vedere e sentire una presenza superiore a cui chiedere aiuto e protezione“.
Accade spesso che i primi a non conoscere la storia degli “altarini”, siano proprio i napoletani: NarteA si sofferma sulle rappresentazioni votive di Napoli, considerate un “fenomeno religioso secondario” con limitato valore architettonico e artistico, con lo scopo di voler valorizzare e ripristinare il rapporto tra i cittadini napoletani e la loro città, nella storia antica e moderna. L’itinerario prevede un’escursione tra alcune edicole votive nascoste nei vicoli di Napoli, una città che non smette mai di stupire e impressionare, ma non solo. Gli ospiti saranno accompagnati da Matteo Borriello, guida turistica abilitata della Regione Campania, e dagli attori professionisti Sergio Del Prete e Valeria Frallicciardi, che interpretando personaggi cari alla tradizione napoletana, renderanno il percorso ancora più colorato e inusuale con una vera e propria performance teatrale, scritta da Febo Quercia. Tra monologhi e dialoghi, gli spettatori avranno opportunità di approfondire in maniera emozionante questo tema.
Per partecipare all’evento la prenotazione è obbligatoria ai numeri 339.7020849 – 334.6227785.
Ester Veneruso