Piazza Mercato ricorda Corradino di Svevia con NarteA

Domenica 30 ottobre 2016 (ore 10.30), a distanza di 747 anni dalla scomparsa dell’ultimo discendente degli Svevi, l’Associazione Culturale NarteA ricostruisce i momenti più significativi della storia di “Corradino” prima dell’avvento della casata degli Angioini a Napoli: “L’Ultimo degli Svevi” è una visita guidata teatralizzata che partirà dalla Chiesa di Sant’Eligio con il suo famoso orologio e continuerà per piazza Mercato, fino a giungere nello splendido chiostro della Basilica del Carmine.

La storia della dinastia Sveva a Napoli è legata in modo particolare alla memoria dell’illustre Federico II, non ricordando invece che l’ultimo discendente di questa casata perse la sua vita proprio nella città partenopea. A distanza di 747 anni dalla scomparsa del “fiore purpureo” di Svevia, l’Associazione Culturale NarteA porta in scena il “mito romantico” di un Re morto troppo giovane: domenica 30 ottobre 2016 si accendono i riflettori per “L’ultimo degli Svevi”, un’appassionante visita guidata teatralizzata che vuole alternare storia, cultura e aneddoti sul passaggio a Napoli dagli Svevi agli Angioini, ripercorrendo i luoghi emblematici della fine della dominazione sveva e dell’ultimo erede Corrado V di Hohenstaufen.

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Giovane ed esile. Proprio nessuno riusciva a chiamarlo Corrado di Svevia. Per tutti era Corradino, l’ultimo re degli Hohenstaufen, nipote di Federico II, sovrano di Sicilia e di Gerusalemme. Pare fosse biondo come il nonno e aveva soltanto 16 anni quando nel 1267 cavalcò dalla Baviera verso Napoli per riprendersi il suo regno, tenuto fino ad allora dallo zio Manfredi, ma strappatogli da Carlo d’Angiò. Proprio a quell’età morì, il giovane Corradino, assieme ai cugini che lo accompagnarono nell’impresa, di poco più grandi d’età. Furono tutti decapitati per volere dell’implacabile re francese, dopo averli sconfitti sui campi abruzzesi di Tagliacozzo. Fu molto più che una semplice battaglia, ma una lotta senza quartiere tra guelfi e ghibellini, tra papato e impero, come ce la racconta anche Dante nella Divina Commedia. Dopo le prime mosse di prova, i comandanti dei due eserciti accettarono lo scontro campale: l’esito della battaglia si mantenne a lungo incerto, finché gli Angioini riuscirono ad avere la meglio. In un primo momento Corradino riuscì a sottrarsi alla cattura, iniziando una rocambolesca quanto umiliante fuga nella campagna, ospite di gente che forse neppure lo conosceva. Alla fine, tradito da alcuni compagni, fu catturato dalle milizie angioine e condotto nel carcere partenopeo. Il destino diede la vittoria agli Angioini, cambiando la storia di tutto il Sud Italia.
All’alba del 29 ottobre 1269, fu eretto un patibolo in Campo Moricino, odierno luogo ove sorge la Chiesa di Sant’Eligio, nei pressi di piazza Mercato a Napoli. Di lì a poco, dopo essere stato imprigionato e sottoposto ad un processo farsa da parte degli Angioini, sarebbe stato ucciso l’ultimo discendente di Federico II di Svevia, Corradino. Quel giorno finì un casato, ma il sacrificio del giovane rampollo della famiglia Sveva costò a Carlo d’Angiò l’odio dell’intera popolazione napoletana.

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La volontà di realizzare questo itinerario è legata alla volontà di portare nuovamente a conoscenza dei napoletani le origini della propria storiaspiega Erika Quercia, presidente di NarteACorradino è l’ultimo dei discendenti di una delle casate più importanti d’Europa, “responsabili” dello sviluppo e della cultura del meridione. La partenza dalla Chiesa di Sant’Eligio non è casuale perché la stessa chiesa fu costruita per volere di Carlo d’Angiò, per chiedere ‘scusa’ al papa di quella decapitazione efferata”.

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Questo itinerario teatralizzato racconterà della dominazione Sveva, dell’importanza politica ed economica che rivestiva Napoli nel Medioevo attraverso le parole di una guida turistica, alternandosi alla “spettacolarizzazione” dell’evento culturale di NarteA con l’interpretazione degli attori professionisti. L’itinerario partirà dalla Chiesa di Sant’Eligio con il suo famoso orologio e continuerà per piazza Mercato fino a giungere nello splendido chiostro della Basilica del Carmine.

Per partecipare è necessaria la prenotazione ai numeri 339.7020849 – 334.6227785. La quota di partecipazione è di € 10,00 a persona (previste riduzione ragazzi e omaggi bambini).

Ester Veneruso