Da venerdì 18 novembre parte ufficialmente l’anno teatrale di Sala Ichòs con La sposa sola (da una riflessione non urgente sulla Medea di tanti, e sulla Filomena di uno), prodotto da Ichòs Zoe Teatro con Teresa Addeo, Giorgia Dell’Aversano, Giuseppe Giannelli, Pietro Juliano e Rossella Sabatini. I costumi sono di Patrizia Lombardi, le musiche originali di Gino Protano, le scene a cura di Ciro Di Matteo e Peppe Zinno, il disegno luci di Ciro Di Matteo e Salvatore Mattiello, che ha curato anche l’adattamento del testo e la regia.
Lo spettacolo rientra nel Progetto Ruccello 1956 – 1986 – 2016 a cura di Ichòs Zoe Teatro, attraverso cui la compagnia intende rendere omaggio ad uno dei maggiori esponenti della Nuova Drammaturgia napoletana di cui quest’anno ricorre l’anniversario della scomparsa, portando in scena tre lavori ad esso dedicati: dal 18 al 20 novembre La sposa sola; dal 25 al 27 novembre Jennifer; dal 9 all’11 dicembre Ferdinando.
“La sposa sola” si rifà a “Sangue misto“ di Ruccello, di cui esiste soltanto un esiguo abbozzo e che doveva essere il tentativo di una nuova riscrittura del mito di Medea. Spiega Salvatore Mattiello che rappresenta: «una sua Medea interrotta alla prima scena, presente, semplicemente eppure intensamente con il solo titolo, che nelle parole della nostra Medea si dice così: la mia stirpe e il mio popolo diranno che li ho traditi per te (GIasone) / ma non è così / sono andata via da loro / questo sì / ma chi va non tradisce / va perché deve andare / va perché il sangue così com’è da solo non basta / puro da solo il sangue si guasta / mischiandosi impuro il sangue si pulisce / Sangue Misto».
La sposa sola
Tra i Tanti a cui ci si riferisce nel sottotitolo va rimarcato Corrado Alvaro della cui Medea ho adattato veri e propri segmenti di scrittura.
Dalla scrittura alla messa in scena la preoccupazione più grande è stata quella di salvaguardare al contempo la forza la potenza la dignità di Filomena e quella di Medea, legittimandole reciprocamente una di fronte all’altra e legittimandole entrambe di fronte a quelli che sarebbero stati poi i nostri interlocutori, avendo cura di non trascurare mai di rimarcare che la Rinuncia, la natura, le azioni e le lacrime che finalmente sgorgano dagli occhi di Filomena sono profondamente umane e che la sua vicenda e i Conflitti che in essa si determinano sono tutti inscritti dentro una dimensione privata domestica familiare. Mentre in Medea tutte queste cose sono di una natura diversa e guardano un po’ oltre e oltre e fuori portano le ragioni del Conflitto che si fa storico, politico, sociale. L’unità di tempo della Filumena di Eduardo è quella di una vita umana e qui sta tutta la sua forza! Quella di Medea è una unità senza tempo!
Orario spettacoli: venerdì e sabato ore 21 e domenica ore 19.
Sala Ichos
Via Principe di Sannicandro 32 – San Giovanni a Teduccio (NA)
Fermata metro linea 2: San Giovanni a Teduccio – Barra.
Lo spazio è dotato di parcheggio ampio e gratuito.
Info e prenotazioni: 335.7652524 – 335.7675152 – 081.275945 (dal lunedì al sabato dalle 16 alle 20 – domenica dalle 10 alle 17)
Ester Veneruso