Mercoledì 7 dicembre nelle sale cinematografiche italiane arriva il film “Non c’è più religione”, per la regia di Luca Miniero, con Angela Finocchiaro, Alessandro Gassman e Claudio Bisio. Nel film è stato inserito il brano “Guaglione”, interpretato da M’Barka Ben Taleb e contenuto in “Passion Fuit”, l’ultimo album della leonessa maghrebina.
“Guaglione”, dove M’Barka canta in arabo (nella traduzione di Lili Boniche), in napoletano e francese, è quasi sberleffo agli aspiranti toy boy, oltre che omaggio, con tanto di scratch, alle storiche versioni del successo incise da Aurelio Fierro e Dalida, e fa da colonna sonora alla lunga scena in cui Alessandro Gassman e Claudio Bisio si immergono in acqua con le bombole.
M’Barka Ben Taleb mette un punto fermo nella sua carriera con l’album “Passion fruit”, gioco di parole che si rifà al suo passato cinematografico (John Turturro l’ha diretta prima in “Passione” e poi in “Gigolò per caso”) e allude alla sua incontenibile carica sensuale, che nel disco trova approdi ironici, catartici e personalissimi.
L’album infatti tiene insieme cover di brani che la voce unica dell’araba di Napoli e la produzione artistica firmata dal beatmaker Tonico ’70, dal violoncellista Arcangelo Michele Caso e da Salvio Vassallo, conducono in una nuova dimensione. In “Passion Fruit”, M’Barka Ben Taleb gioca con le lingue, passando dal francese all’italiano, dal napoletano all’arabo, ma anche con i ritmi e i beat. L’album contiene 6 cover di grandi successi nazionali e internazionali, qui reinterpretati al femminile con ironia e sensualità, e 3 brani inediti nati dall’incontro con il maestro della nuova canzone napoletana, Enzo Gragnaniello, il beatmaker Tonico ’70 e il chitarrista Fausto Mesolella, oltre che dalla collaborazione con giovani creativi “newpolitani”, musicisti della nuovissima scena musicale partenopea, come l’autore Alessio Arena e la band Il Tesoro di San Gennaro.
Il disco “Passion Fruit” è pubblicato da Europhone Records/Veloce Entertainment e prodotto da Gennaro de Concilio con Michele J. Romano.