Richard Linklater è insieme ad Alejandro Gonzales Inarritu uno dei più quotati alle notte degli Oscar 2015 con il suo Boyhhod. Poco conosciuto all’interno dello stivale, questo regista vanta una ricca filmografia ed è un autore dotato di un forte marchio distintivo. Le sue prime pellicole, tra le quali spicca Dazed and Confuse, in Italia “La vita è un sogno”, si caratterizzano per la rappresentazione della vita adolescenziale. Nel 1995 esce Before Sunrise, con Ethan Hawke e Julie Delpie, il primo della trilogia che continuerà con Before Sunset (2004) e Before Midnight (2013). Questo trittico narra la storia di Jesse e Celine, incontratisi per caso sul vagone di un treno, e si estende attraverso un arco di trent’anni. Questo è uno dei leitmotiv fondamentali nella filmografia del regista che torna anche nella sua ultima pellicola. I tre film sono caratterizzati da un uso intenso dei dialoghi, alla cui scrittura hanno partecipato anche i due protagonisti. Waking life esce nel 2001 ed è un film unico nel suo genere. Realizzato attraverso la tecnica del rotoscope, che consiste nel girare su pellicola per poi tornare a disegnarci, è un film d’animazione poco adatto ai bambini. Il protagonista si trova suo malgrado intrappolato in un sogno lucido dal quale non riesce a svegliarsi ed incontra diversi personaggi con i quali intrattiene delle conversazioni filosofiche. Ancora una volta i dialoghi sono protagonisti. Due anni dopo esce School of Rock, forse il suo film più commerciale. A Scanner Darkly (2006) segna il ritorno al rotoscope per trasporre al cinema un bellissimo racconto di Philip K. Dick. Giungiamo dunque al 2014, anno in cui esce in sala Boyhood, un lavoro monumentale, durato ben 12 anni e che si spera riceverà i meritati riconoscimenti.
Andrea Ruberto