Quanto può essere terrificante il futuro se la tecnologia prende il sopravvento? Questa è la terribile domanda alla quale la serie Tv Black Mirror vuole dare risposta. Con due stagioni all’attivo ed una terza appena distribuita su Netflix dopo due anni di silenzio, top show indaga sulle conseguenze del progresso tecnologico e sulla sua influenza all’interno delle dinamiche sociali. Strutturata come una serie antologica in cui ogni episodio ha una sua storia autoconclusiva, Black Mirror se si potesse trovare un filo conduttore sarebbe quello dell’inquietudine tecnologica rappresentata in un futuro non troppo distante dal nostro presente. Così, ad esempio il primo episodio della nuova stagione, Caduta Libera, mette in scena un mondo in cui tutti possono votare la popolarità degli altri, con la conseguenza che lo spazio riservato alla spontaneità diventa pari a zero. Questo è uno scenario non troppo inverosimile di una prossima evoluzione dei social network. Nella scorsa stagione invece era stata esplorata la possibilità di riportar in vita una persona cara attraverso un back-up dell cellulare, o ancora erano state esplorate le possibile derive del cyberbullismo. Iconica la puntata in cui il primo ministro inglese è costretto in breve tempo a dover scegliere se avere un rapporto sessuale con un maiale per salvare un ostaggio. Scenari grotteschi, inquietanti, ma che dovrebbero far riflettere sulla direzione che la società sta prendendo.
Andrea Ruberto