Questo mercoledì all’Asilo una serata dedicata a Pasolini, Lomax e il carnevale. Sarà proiettato il film “Ad Memoriam / Per Pasolini – Appunti per un film futuro” (Italia 2005-2016, 35’) e, a seguire, conversazione con il regista Michele Schiavino. Interverranno il critico e saggista Alberto Castellano e il direttore di Quaderni di Cinemasud Paolo Speranza.
Arricchiranno l’iniziativa gli interventi musicali di: le zampogne di Daltrocanto con Carmine Falanga e La Zeza di Mercogliano
Tra il 1954 e il 1955 Alan Lomax e Diego Carpitella compiono, a bordo di un furgoncino Volkswagen, un viaggio lungo la Penisola, dalla Sicilia al Piemonte, che nei decenni a seguire si sarebbe rivelato di portata epocale: per quasi due anni registrano su nastro magnetico musiche, canti e balli della tradizione popolare italiana, preservandoli prima che vadano inesorabilmente perduti nella loro forma originaria.
Nel 1970 Pier Paolo Pasolini realizza il Decameron e utilizza – senza citarle nei titoli – alcune di quelle registrazioni per integrarle nella colonna sonora del film. Quei canti, quelle voci, quelle serenate, tarantelle, tammurriate, rappresentano la concretizzazione dell’elegia di quel mondo contadino amato dal poeta, che intanto già andava scomparendo.
Questo “incontro” è al centro di “Ad Memoriam / Per Pasolini“, documentario-omaggio dedicato al grande poeta-regista, che Michele Schiavino ha realizzato a partire dal 2005, nel trentesimo anniversario della morte di Pasolini, e che di fatto è ancora in corso.
Il film si presenta a sua volta nella forma di un viaggio attraverso luoghi e persone cari al regista di Accattone. A cominciare da Matera, set del Vangelo secondo Matteo nel 1964, passando per Ravello (“è qui che vorrei morire”, disse una volta Pasolini), Napoli, “ultimo baluardo contro la stronza Italia”, dove fu girato proprio il Decameron. E poi Montemarano, Mercogliano, Sant’Arsenio, luoghi delle registrazioni di Lomax, dove alcuni gruppi e musicisti tengono in vita la tradizione, come Le zampogne di Daltrocanto e La Zeza di Mercogliano.
Il lavoro di Schiavino, sulle note di Cratere di Paolo Fresu, introduce personaggi legati all’universo pasoliniano: l’amico Gigiòn Colussi, il fotografo lucano, nonché attore ne Il Vangelo, Domenico Notarangelo, il cantante popolare Giovanni Coffarelli, il Masetto del Decameron Vincenzo Amato; e, ancora, il ricercatore etnografico Luigi d’Agnese, che introduce la ricerca etnomusicale di Lomax.
Tappa finale del viaggio è Casarsa nel Friuli, paese materno di Pasolini, ma è una conclusione temporanea: questi di Schiavino sono Appunti per un film futuro.
Michele Schiavino è regista, critico cinematografico e organizzatore culturale. Ha curato retrospettive e raccolte di saggi su Pier Paolo Pasolini (1978-1986), Marguerite Duras (1986), Carmelo Bene (2007). Ha diretto rassegne internazionali di cinema e teatro, musica e poesia. Durante la II edizione di Cinememorie (1996) ha realizzato insieme ad Alberto Grifi il video Addo’ sta Rossellini?, un viaggio alla ricerca di volti e ambienti della Costiera Amalfitana sulle tracce di Roberto Rossellini, presentato e premiato al Festival di Locarno nel 1997. Ha ideato il progetto Costa Diva, itinerario stabile attraverso i luoghi della Costa Amalfitana che accolsero set, divi e divine. Per il teatro ha ideato e diretto Majakovskij il tredicesimo apostolo, concerto per voci e tromba con Paolo Fresu, Joan Minguell e Patrizia Vicinelli.
L’Asilo è un’officina di cultura autogovernata e interdipendente gestita da una comunità aperta, plurale e mutevole di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo e della cultura. Una nuova istituzione basata su una pratica di gestione condivisa e partecipata, in analogia con gli usi civici: una diversa fruizione di un bene pubblico non più basata sull’assegnazione ad un determinato soggetto privato, ma aperto a tutti quei soggetti che lavorano nel campo della cultura e che, in maniera orizzontale e trasparente, condividono i progetti e coabitano gli spazi.
Prove aperte, laboratori incontri di teatro e filosofia, confronto con gli artisti: in ambito musicale l’Asilo favorisce il confronto tra artisti e mira a costruire un pubblico più consapevole ed esigente.
L’incontro è ad ingresso libero. È gradito un contributo a piacere che serve ad abbattere le spese minime e a dotare gli spazi dei mezzi di produzione necessari ai lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura per portare avanti la sperimentazione politica, giuridica e culturale avviata all’Asilo.
L’Asilo – comunità dei lavoratori dello spettacolo, dell’arte e della cultura
in autogoverno all’Ex Asilo Filangieri. Vico Giuseppe Maffei, 4 – Napoli.
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Ester Veneruso