Nella splendida cornice di Palazzo Caracciolo a Napoli un altro momento di suggestione e ospitalità. Dopo l’evento all’Hotel Papadopoli di Venezia “FRAGRANZE DI ACCOGLIENZA l’arte del savoir vivre”, eccoci ad un secondo appuntamento con il percorso di marketing gustativo e sensoriale ideato da Antonella Bentivoglio d’Afflitto di the kitchen of Fashion Torino per la catena MGallery Memorables Hotels by Accor.
- La Storia del Palazzo (Murat e gli incontri fondamentali….)
Una location suggestiva e carica di storia, Palazzo Caracciolo, sede della omonima nobile famiglia, nel luogo un tempo utilizzato per giostre e tornei, ma anche per risolvere liti personali con duelli all’ultimo sangue. Proprio per assistere a questi eventi, nel XIII secolo, Carlo I d’Angiò decise di far costruire un palazzo che, successivamente, il nipote Roberto, donò a Landolfo Caracciolo per i servigi prestati alla corona. Successivamente, nel 1584, Giovan Antonio Caracciolo, principe di Santobuono, acquistò l’edificio e alcuni palazzi circostanti per edificarvi la propria dimora. La facciata venne realizzata su quattro livelli e, in quello più basso, si aprono un paio di portali dai quali si accede ad un porticato in piperno e ad un giardino (ancora oggi sono visibili alcuni elementi della vecchia struttura trecentesca). In seguito, nel 1647, durante la rivolta di Masaniello, la nobile famiglia Caracciolo, mal vista dalla plebe, fu costretta a fuggire e il palazzo venne saccheggiato.
Tra gli ospiti illustri del palazzo si susseguirono Antonio Giudice, principe di Cellamare, e la moglie Anna Camilla Borghese nel 1693, ed Emanuele Maurizio di Guisa-Lorena, meglio ricordato come principe d’Elbeuf, arrivato a Napoli per comandare un reggimento di cavalleria dell’esercito reale e, suo malgrado, passato alla storia per aver scoperto i primi resti di Ercolano mentre effettuava degli scavi per la costruzione di un pozzo freatico.
Fu anche residenza di Gioacchino Murat, generale francese, re di Napoli e maresciallo dell’Impero con Napoleone Bonaparte.
- La famiglia Caracciolo
Ci sono famiglie nobili e ce ne sono di nobilissime, i Caracciolo fanno parte di quest’ultima ristretta cerchia e non solo. Originari di Napoli, si dividono in vari rami. Palazzo Caracciolo apparteneva al ramo di Santobuono. I Caracciolo hanno occupato la storia di gran parte del centro sud e a buon titolo possono definirsi una delle più importanti famiglie nobiliari della storia d’Italia, protagonisti della storia del Regno di Napoli, spesso anche su fronti contrapposti.
- Ascanio Caracciolo di Santobuono, San Francesco Caracciolo, patrono di cuochi e chef
Un santo li accomuna tutti. Nato nel 1563, con il nome di Ascanio, poi San Francesco, morto a 44 anni soli, beatificato da Clemente XIV, e santificato da Pio VII nel 1807, scelto dai vescovi abruzzesi nel 1925 poiché nato in Abruzzo vicino Chieti, come patrono della Federazione Italiana Cuochi. Poteva la famiglia, divisa in mille rami, trascurare un tale tesoro di spiritualità? Marcantonio Caracciolo del Leone, nel 1925, fonda la Pia Unione della Famiglia Caracciolo, con lo scopo di onorare, ricordare e divulgare il culto di San Francesco Caracciolo e di supportare l’Ordine dei Chierici Regolari Minori, detti Padri Caracciolini, da lui fondato.
- Il restauro e la rinascita del palazzo – la sua seconda vita come Hotel
Dopo un lungo e attento restauro a cura di un gruppo di imprenditori napoletani, il Palazzo è tornato al suo antico splendore, tanto da essere definito “un nuovo gioiello d’accoglienza”. Da imponente fortezza simbolo di potere e nobiltà si trasforma in elegante e raffinatissima struttura della collezione MGallery Memorables del Gruppo Accor in Italia.
- La posizione nel centro storico, lontano dai soliti luoghi lungo il mare.
Palazzo Caracciolo, intima roccaforte nel cuore pulsante di Napoli, nel quartiere storico risalente al XIII secolo, accoglie i suoi ospiti con il desiderio di regalare loro un affascinante “viaggio nel tempo”, un autentico cammino attraverso 800 anni di storia.
Magia e suggestione avvolgono gli ospiti al solo varcare l’imponente soglia del portone del Palazzo. Difficile non immaginare il passaggio delle carrozze, circondati dal fascino dell’antico chiostro… La posizione è quella del centro storico, lontano dai soliti luoghi lungo il mare, protetta dagli sguardi indiscreti dell’esuberante città grazie alle altissime facciate che compongono l’edificio. Oltre i due imponenti portoni d’ingresso si viene accolti in una dimensione intima e solenne. Nel cuore del quartiere Pendino, uno dei più antichi di Napoli, a pochi passi dal Duomo di San Gennaro e dalle vie dello shopping. Nei dintorni il Museo Madre, il Museo Diocesano, la Chiesa di San Giovanni a Carbonara, definita anche la chiesa del Trecento più bella di Napoli.
- Le camere spaziose con i soffitti altissimi e gran confort, con un livello straordinario per Napoli di qualità prezzo
Le camere spaziose, spesso soppalcate, e le suite anche dagli alti soffitti a cassettoni, con arredi che prediligono i toni chiari e le linee essenziali, accolgono gli ospiti in un’atmosfera in cui la modernità e il design si fondono con piccoli accenni di Rococò napoletano, un susseguirsi di spazi innovativi e creativi dove poter rilassarsi, lasciandosi cullare dal calore e dalla dolcezza di un luogo spe3ciale.
L’eleganza, protagonista in ogni angolo del Palazzo, pervade ogni ambiente regalando unicità e personalità, nel rispetto delle caratteristiche finiture originali.
In ognuna delle stanze si percepisce il senso dell’identità storica, rispettata con solennità e imponenza, ma con criteri rispondenti alle più moderne esigenze di ospitalità.
- Ristorante La Cucina
Il ristorante La cucina (aperto anche agli ospiti esterni all’hotel) per la prima colazione a buffet, i pranzi e le cene, come suggerisce il nome, è arredato come una cucina privata: dai pensili che custodiscono il vasellame ai piani d’appoggio per le vivande, dai taglieri per i formaggi e i salumi tipici della zona al frigorifero a disposizione degli ospiti, pieno di succhi alla frutta e altre bevande, tutto evoca la cucina di casa. Un piccolo orto con erbe aromatiche regala profumi e sapori naturali al menu mentre una ricca selezione di vini propone le migliori etichette regionali e nazionali.
La Cucina è un luogo intimo in un ambiente contemporaneo, caldo e accogliente, dove gustare le specialità della tradizione mediterranea, di terra e di mare, rivisitate con creatività dallo Chef Aldo Lanotte.
Per i golosi e gli amanti dei vini, sarà invece “La Cantina” il luogo in cui concludere un percorso gustativo indimenticabile. Un ambiente raffinato e discreto, nella cui intimità potrete degustare vini pregiati e assaporare le dolcezze della pasticceria napoletana, accompagnati dall’aroma indimenticabile di un vero caffè napoletano.
- Chef Aldo Lanotte
Alla guida del ristorante La Cucina del Palazzo c’è il giovane chef Aldo Lanotte.
La bravura di uno chef è data spesso dalla capacità di mantenere inalterati equilibri sottili, in bilico tra tradizione e innovazione, un confine tanto impercettibile quanto essenziale, Aldo Lanotte, con la sua tavolozza di colori e di ingredienti, di gusti e di spezie, attinge ai ricordi della cucina di casa per rielaborarli senza snaturarli, per circondarli di profumi e sapori inediti. Gioca con le spezie e le contaminazioni, decora ed esalta, racconta con ogni piatto una storia ed un legame, quello imprescindibile tra l’uomo e la natura, tra il territorio e i suoi abitanti, rende perfettamente chiara la sintesi tra passato e presente, svelando dietro ad ogni piatto un racconto fatto di materie prime, di usanze, di dominazioni, di ricette sacre e senza tempo, accompagnandoci in un percorso gustativo unico e affascinante.
- La presentazione del primo de I Quaderni – collezione di Libricini dell’arte del savoir faire di MGallery Italia
L’evento O’ Brunch, nasce come occasione per presentare due novità: la prima, la nascita del primo Quaderno con le ricette di cucina a firma di gentildonne e gentiluomini napoletani quale conferma dell’ospitalità della catena, pensiero gentile per gli ospiti di passaggio, ricordo da custodire a fine soggiorno in linea con la filosofia degli hotel: un soggiorno MGallery è un percorso esperienziale fatto di ricordi e di profumi, di sensazioni e di attenzioni. Un dettaglio inaspettato come un piccolo cadeau ispirato di volta in volta ai luoghi che ospitano l’hotel, alla loro storia e all’arte, alle tradizioni e ai costumi, costituisce solo un piccolo assaggio dell’ospitalità unica che gli Hotel MGallery riservano ai loro clienti, per far si che la cultura e i luoghi, i sapori e i racconti nei quali ci si è immersi durante il soggiorno possano protrarsi nel tempo, impressi in un quaderno quale memoria di una esperienza indimenticabile, anzi… memorable.
- Il libricino di ricette La Cucina di Casa, firmate da napoletani doc
Dalle ricette delle antiche cucine del palazzo e dal nome stesso del ristorante dell’Hotel, La Cucina, ad Antonella Bentivoglio d’Afflitto – direttore creativo che cura per MGallery Italia il progetto di marketing sensoriale e la creatività degli eventi, – è nata l’ idea di creare un libricino di ricette di casa di antiche e rappresentative famiglie napoletane a firma di gentildonne e gentiluomini partenopei che hanno svelato i loro segreti ai fornelli, intitolato “La Cucina di Casa”. Un libro come metafora evocativa dell’approccio intimo e familiare dell’arte dell’ospitalità e del savoir faire della catena MGallery, un’idea che parte dalla straordinaria forza della cucina di essere occasione di incontro, condivisione, di convivialità e scambio. La cucina tradizionale napoletana diventa allora il filo conduttore di una serata in cui ricette speciali ( alcune addirittura segrete..) di napoletani doc, vengono presentate all’interno del quaderno.
La cucina di casa e di tradizione delle antiche famiglie napoletane quale simbolo di ospitalità delicata, anche femminile, sinonimo dell’eleganza e del savoir faire di cui direttore e staff sono artefici a Palazzo Caracciolo.
Perché ospitalità femminile? Perché non solo l’hotel ha una navetta diurna e notturna per Chiaia, ma perché le donne dei Caracciolo sono sempre state donne di gran temperamento, al punto che Enrichetta nel 1821, quinta di sette femmine, fuggì in piroscafo per ribellarsi all’andare in convento ( ma fu catturata e le toccò pronunciare i voti). Ciò non le impedì, il 7 settembre del 1860, di stringere la mano, nel Duomo, a Garibaldi, nel tentativo di diventare la prima donna di Napoli, mentre il re Francesco II fuggiva.
- Gli autori delle ricette…e qualche cenno a ricette speciali
Inediti autori delle ricette del quaderno “La Cucina di Casa” sono napoletani doc, non cuochi per mestiere ma amanti della buona tavola e della tradizionale cucina partenopea.
Cuochi per diletto, ci hanno svelato i segreti dei loro piatti forti aprendoci le porte della loro cucina e dei loro ricordi, per regalarci ricette legate a momenti speciali in famiglia o tra amici, a usanze, a feste e ricorrenze, qualcuno rivelandoci addirittura segreti di famiglia, dosi e ingredienti tramandati da generazioni, antiche alchimie custodite da figlie e poi nipoti, per donarle a chi di passaggio, per lavoro o per piacere, soggiornerà a Palazzo Caracciolo.
Un quaderno nato per essere non un ricettario, ma un omaggio alla napoletanità più vera, alle sue passioni e alla sua cultura.
Chi sono. Nomi e cognomi
- O’Brunch: il brunch inglese si trasforma in un trionfo di napoletanitè
L’altra novità presentata in questo scenario suggestivo il cui fil rouge è la napoletanità e la sua tradizione enogastronomica, è il nuovo prodotto MGallery, O’Brunch, da una tradizione tipicamente anglosassone, una rivisitazione in chiave napoletana del momento tipico della tarda colazione domenicale. Un pasto meno formale di una colazione o di un pranzo, con libero accesso ad un buffet sul quale si troveranno tutti gli elementi tipici di una colazione all’inglese o all’americana ma anche indissolubilmente legati alla cucina napoletana. Una fusione di tradizioni e di ingredienti, una proposta che invita a sperimentare abitudini non poi così lontane, per riscoprire la piacevolezza di un momento di relax con la famiglia o con gli amici, gustando le eccellenze della cucina napoletana. O’ Brunchino, una versione del brunch studiata per i più piccoli, permetterà anche alle famiglie con bambini di concedersi una colazione domenicale un po’ diversa..
- Orari, giorni del Brunch:
relax nel Chiostro, sui divani, un grande tavolo di riviste e giornali
ed un brunchino anche per i più piccini… Tutti i sabati da ottobre a marzo dalle 12,30 alle 15,00
- Un evento per far conoscere la struttura con un teatro del gusto di grande suggestione
L’evento O’Brunch, all’interno di Palazzo Caracciolo, sarà un’occasione per presentare la magnifica struttura sotto una veste inedita, attraverso un teatro del gusto di grande suggestione, in una data non scelta a caso, il 13 Settembre, giorno in cui ricorre l’anniversario della nascita di San Francesco Caracciolo, santo protettore dei cuochi e membro della importante famiglia da cui il palazzo prende nome. Una data e una location significative per una serata all’insegna dall’arte dell’accoglienza, del buon cibo e del bon vivre, accompagnata dalle piacevoli note del (quartetto?) ….e dalla eccellenza gastronomica napoletana esaltata dallo Chef Aldo Lanotte.
Una serata in cui gustare tutto il piacere dell’accoglienza e dell’ospitalità di una struttura imponente e raffinata, dei suoi spazi suggestivi e del suo staff attento e discreto.
Antonella Bentivoglio d’Afflitto, creative director di The Kitchen of Fashion, ha accompagnato MGallery in questo progetto di marketing gustativo e sensoriale, coinvolgendo nella serata non solo napoletani doc, ma anche appassionati di cucina, di stile, giornalisti e blogger.
Questi ultimi da qualche tempo ospiti richiestissimi di happening legati alla moda, al costume, al lifestyle, per la loro capacità di veicolare notizie e affermare tendenze.
Ogni blog è un luogo di incontro, di scambio, di racconto. Tutto questo è anche ‘O Brunch, un luogo inedito in cui è entrare in contatto con culture e abitudini diverse , in cui chiacchierare e concedersi piacevoli momenti di svago e di gusto.
- Cornice per la serata i mobili in carta di riso plissettata bianca, illuminati,
di Molo Design
A completare la scenografia già suggestiva di Palazzo Caracciolo, i mobili i carta di riso plissettata di Molo Design, dalle forme morbide e flessuose, illumineranno l’atmosfera e creeranno un piacevole connubio tra epoche e stili diversi.
- Progetto, ideazione, allestimenti e sviluppo, curato per MGallery da Antonella Bentivoglio d’Afflitto, creative director di The Kitchen of Fashion Mood&CoolHunting (per informazioni abentivoglio@thekitchenoffashion.it; 335 6505558)