Il rapporto sulle smart city aggiornato al 2017 è stato appena presentato nel corso di ICity Lab, l’evento nazionale organizzato da FPA a Milano: dalla classifica sul dinamismo online e sui social delle città italiane emerge un dato netto, ovvero che al Nord le amministrazioni locali sono generalmente più all’avanguardia rispetto a quelle meridionali. Anche se nei video vince Napoli.
Il comportamento social delle città
Guardando puramente le statistiche diffuse dal Rapporto “ICity Rate 2017”, che ha preso in esame oltre 100 indicatori per tracciare il rating delle città più smart e sostenibili d’Italia, si scopre che 94 Comuni italiani (sul totale di 106) ha attivato almeno uno strumento “social”, che dunque piacciono alle amministrazioni delle città italiane. Tuttavia, le PA tricolore utilizzano ancora queste piattaforme con un approccio prevalente di comunicazione unidirezionale, interagendo poco (e spesso male) con i propri follower e non creando le basi di una comunità virtuale.
Le piattaforme più apprezzate dalle PA
Per quanto riguarda i social media, Facebook si conferma il più amato dalle amministrazioni italiane, scelto come canale di comunicazione da 85 comuni, davanti a Twitter e YouTube; tra le città più attive online ci sono invece Torino, Bologna e Ferrara, anche se Roma e Milano sono quelle che coinvolgono il maggior numero di cittadini virtuali sui propri profili. Tuttavia, facendo il rapporto tra numero di fan e follower rispetto alla popolazione residente, la palma di città più “social” va assegnata a Venezia, che intercetta una community pari quasi al 40 per cento dei residenti.
Dodici comuni assenti dai social (c’è anche Avellino)
Tra le dodici città capoluogo completamente assenti dai social si nota la predominanza del Sud, e anche la presenza di Avellino, che si aggiudica dunque la maglia nera per la nostra regione; a far compagnia al comune irpino ci sono poi Trapani, Vibo Valentia, Brindisi e Nuoro, ma anche Comuni del Centro e del Nord Italia come Chieti, Latina, Terni e, sorprendentemente, Sondrio, Savona e addirittura Verona.
E Napoli come si comporta?
Napoli non si dimostra particolarmente dinamica su questo versante, posizionandosi appena al decimo posto della classifica nazionale delle città che hanno attivato più social (dietro anche a località più piccole e meno densamente popolate come Cuneo, Belluno, Modena e Pistoia), ma vince comunque una categoria particolare: il nostro capoluogo infatti si rivela il più attivo d’Italia su Youtube, con addirittura 4142 video pubblicati, mentre altri capoluoghi come Padova, Mantova, Gorizia, Brescia e Vercelli hanno pubblicato meno di 5 video, e ancora la media nazionale si attesta intorno ai 350 video.
Il predominio su Youtube
Napoli è anche la città che ottiene più iscritti al canale Youtube aperto dall’amministrazione locale, a riprova di un forte interesse verso questa piattaforma anche da parte dei cittadini. Bisogna però compiere il passo ulteriore e provare a intercettare sempre più pubblico, migliorando il livello di partecipazione e interazione attraverso i social.
Napoli può migliorare
Il punto di partenza è proprio la diffusione di Internet a Napoli, che come si vede anche nelle mappe del Ministero dello Sviluppo Economico è una delle più elevate d’Italia, anche per la banda larga. E inoltre, grazie alla diffusione di servizi innovativi di connettività wireless garantita da operatori come Eolo, la copertura Adsl aumenta e raggiunge anche velocità superiori. Una sorta di “patrimonio” che può rappresentare la base della comunicazione di domani tra Amministrazione Pubblica e cittadinanza, accorciando la distanza tra la macchina burocratica e amministrativa e chi vive concretamente la città.