Schiaffoni e Mertens per rivitalizzare questo Napoli, tanta grinta e le giocate del folletto belga per portare a casa l’ennesima vittoria in trasferta. Torniamo primi e ora vorrei sentire i commentatori dirlo. Napoli primo in classifica. Ma facciamo un passo indietro. Non è il solito Napoli e si vede, non è brillantissimo anche se il possesso palla e i movimenti cono i soliti. L’inizio è da brividi. Taarabt al primo affondo trova il gol. Sembra un incubo, uno strano presagio. La linea del fuorigioco non scatta e il turco è bravo a trovare il diagonale chirurgico che sbatte sul palo e supera Reina. Lo schiaffone non sveglia del tutto il Napoli ma fortunatamente gli azzurri hanno lui. Dries inventa una punizione splendida che trova il pareggio. Il Napoli spinge ma ripetiamo c’è qualcosa che non gira come al solito. Il Genoa marca ad uomo e forse bisognerebbe trovare qualche inserimento, Hamsik e Zielinski non lo fanno e anche Callejon non sembra pronto a sfruttare i tagli. La formazione di Juric prova anche a salire ma il Napoli in difesa anche con Chiriches sembra attento. Serve però la giocata, si la super giocata e allora ci deve pensare lui ancora. Mertens servito al bacio da Diawara stoppa al volo e con l’altro piede spara verso la porta difesa da Perin. Gol chirurgico che esalta il belga e fa esultare i 6000 napoletani. La gara resta viva e sia il Napoli che Genoa potrebbero ancora segnare. Reina di istinto salva su Lazovic sull’errore di Hysaj, palla velenosa bravo il portiere spagnolo. La ripresa è più bella e il Napoli sembra più in palla. Gli azzurri hanno il solito predominio ma sembra sempre che manchi qualcosa. Le giocate sono belle ma non efficaci, il Genoa aspetta ma non contiene lui, sempre lui. Mertens inventa ancora, forse voleva darla a Callejon, ma la palla deviata finisce in rete. Sembra finita e invece no. Il Napoli abbassa il ritmo e il Genoa appena si riaffaccia in avanti diventa pericoloso. Prima Rog rischia l’autorete e Reina salva, poi proprio Reina si fa superare con Izzo che di testa schiaccia in rete. Il finale è la solita sofferenza e non capiamo certe sostituzioni di Sarri che cambia l’assetto e subisce il gol del 2-3 per poi dove ritornare sui suoi passi. Nel finale gli azzurri controllano ma non mancano gli affanni, e un po’ di sofferenza per portare a casa tre punti fondamentali per tornare li dove ci compete, alla faccia di gufi, nani e ballerine.