Aziende sempre più in crisi, mondo dell’edilizia fermo da mesi e interi settori vicini al baratro. Stamane la protesta dei lavoratori della Simmi di Acerra che hanno bloccato per alcune ore un tratto dell’asse mediano Nola – Villa Literno.
Nell’era della crisi planetaria contemporanea il settore del lavoro continua a pagare il prezzo più salato sia in termini di occupazione (che secondo le stime dell’Istat decresce anno dopo anno senza che si riesca a
stanare questa pericolosa emorragia che sta mettendo in ginocchio un giovane su tre in tutto il territorio nazionale) sia per quel che concerne lo stato di salute di centinaia di aziende medio – piccole ma anche di primo piano. I casi illustri rimangono senza dubbio quelli della Fiat di Pomigliano d’Arco, della Fincantieri e dei tantissimi centri commerciali che sempre più spesso vedono calare le serrande dei magazzini al loro interno che vengono letteralmente inghiottiti e affogati da debiti e pesanti passività. Se si varca la soglia delle medio – piccole aziende ci si accorge che la situazione va ancora peggio. L’edilizia rimane il settore più tartassato e sgangherato, cronicamente congelato in una crisi senza tregua che sta trascinando con se verso la catastrofe economica il mondo dei mestieri e delle attività correlate all’edilizia stessa. Oggi si è arrivati al paradosso che vede i tanti lavoratori che hanno la fortuna di possedere un posto di non poter far altro che accontentarsi, e soprattutto di trovarsi costretti a subire ingiustizie e soprusi da parte dei tanti datori di lavoro che si trovano molto spesso con l’acqua alla gola. Straordinario non pagato, turni insostenibili e sfruttamento sono ormai i sostantivi più gettonati ed arrivati ai massimi storici, mentre riappare nuovamente il fantasma (purtroppo mai completamente scomparso nelle regioni del Sud e in Campania in particolare) del lavoro in nero.
In un contesto del genere dove la crisi sembra non arrivare al fondo, c’è a chi va persino peggio rispetto a chi
cerca lavoro o è precario. Cresce, infatti, e anche a dismisura, la folta schiera di lavoratori che a fine mese non vengono pagati con mesi interi che si accumulano senza percepire nemmeno l’ombra di stipendio. Anche in questo caso non si contano i precedenti. E’ di stamattina la notizia che un centinaio circa di lavoratori della Simmi, nota azienda di Acerra, che produce, tra le varie attività, cablaggi e schermi di aerazione per treni, ha bloccato per oltre un ora un tratto dell’ asse mediano Nola – Villa Literno, causando pesanti disagi alla circolazione stradale che proprio in quelle ore si intensifica soprattutto per la presenza massiccia di camion e mezzi di trasporto pesanti. I manifestanti hanno annunciato, tra l’altro, una nuova
protesta che dovrebbe tenersi lunedì prossimo a Napoli, dove si svolgerà un corteo che partirà da piazza Garibaldi e giungerà fino alla Prefettura. I lavoratori della Simmi lamentano il mancato pagamento di diverse mensilità di cassa integrazione, ed i tagli alle commesse da parte di Ansaldo Breda, e chiedono l’apertura di un tavolo di confronto tra azienda, sindacati ed Ansaldo Breda per cercare di riottenere le commesse tagliate precedentemente.